CIBI PERICOLOSI
Cibi innocui per gli umani possono non esserlo per gli animali. Il cacao, per esempio, è tossico sia per il cane che per il gatto poiché contiene teobromina, un alcaloide presente nel cacao (e in piccola quantità nel tè) nocivo al loro metabolismo. Tuttavia, non è il caso di spaventarsi se l’ esuberante cucciolo ha mangiato di nascosto un paio di cioccolatini al latte, dato che gli effetti negativi si fanno sentire solo a un certo dosaggio. La dose letale di teobromina è di 330 mg/kg di peso e nel cacao ci sono circa 1,4 g di teobromina ogni 100 grammi. Quindi per un cane di 20 kg la dose letale è di circa mezzo chilo di cioccolato 100% cacao, o di diversi chili nel caso di cioccolato al latte dove il cacao è molto diluito. Ovviamente possono comparire disturbi seri a dosi inferiori, sempre a secondo del quantitativo di cioccolata e dal contenuto in cacao. I sintomi dell’intossicazione sono vomito, diarrea, irrequietezza, respiro affannoso, tremori muscolari e convulsioni.
Attenzione anche a uva e uva passa, che possono provocare nei cani insufficienza renale acuta. Cosa provochi precisamente l'insufficienza non è noto e non è possibile determinare il dosaggio pericoloso, dato che ogni cane reagisce in modo differente. Il cane suscettibile all'intossicazione vomita dopo poche ore dall'assunzione dell'alimento e sviluppa insufficienza renale dopo 2 o 3 giorni.
Per il gatto è estremamente dannosa la cipolla, che provoca gravi danni al sangue. Le cipolle, infatti, contengono un composto (disolfuro di n-propile), che i gatti non sono in grado di metabolizzare e che agisce sui globuli rossi, rendendoli deboli e favorendone la rottura, provocando quindi anemia emolitica che può risultare anche fatale. I danni provocati dalla cipolla sono cumulativi, quindi piccoli assaggi sommano i danni nel tempo. I sintomi, che generalmente compaiono dopo 24 ore dall'ingestione della cipolla, sono vomito, diarrea, urine di colore scuro.
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