Uno studio condotto dall'università svedese di Lund ha dimostrato che le rane sono in grado di vedere i colori anche al buio, cosa per noi impossibile.
Negli occhi, inclusi i nostri, sono presenti la cornea e il cristallino (negli occhi dei vertebrati), lenti che catturano le immagini e le mettono a fuoco. Quelle stesse immagini vengono proiettate sulla retina. Nella retina dell'uomo ci sono due tipi di cellule sensibili alla luce, dette fotorecettori: i coni e i bastoncelli. I primi si trovano prevalentemente al centro della retina e sono adatti alla visione diurna: si adattano alla luce e permettono di percepire i colori e distinguere i dettagli. I bastoncelli, invece, si trovano prevalentemente alla periferia della retina e servono per la visione notturna.
Gli uomini, nei cui occhi coni e bastoncelli sono abbastanza equilibrati, vedono meglio alla luce del giorno. Lupi e cani, invece, hanno una retina ricchissima di bastoncelli e perciò più adatta all’oscurità.
Ancora meglio sono messe rane e rospi, che sono dotati di due tipi di coni e di due tipi di bastoncelli. Sono proprio questi ultimi che gli consentono di vedere i colori al buio.
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