Secondo uno studio australiano, i ragazzini che possiedono un cane hanno un’incidenza inferiore di sovrappeso e obesità, grazie all’attività fisica esercitata nel giocare, alle passeggiate nei parchi, ai continui stimoli motori. Lo sostiene anche un altro studio della St. George University of London, che ha esaminato oltre 2.000 ragazzini tra i 9 e i 10 anni di età tenendo sotto controllo il livello di attività, la distanza percorsa e la quantità pro-capite di attività fisica, scoprendo che i piccoli padroni di “fido” sono anche quelli meno pigri e sedentari.
Inoltre, da tempo si è compreso che i bambini abituati a convivere con animali acquisiscono naturali capacità di relazionarsi con gli altri. Sviluppare un buon rapporto con un animale aiuta il bambino a fare lo stesso con altri suoi simili. Il fatto che l’animale sia un “diverso” è un ulteriore elemento felice, dato che nel corso della sua crescita e per tutta la sua vita il piccolo essere umano dovrà instaurare relazioni con individui più o meno differenti da lui. Così il rapporto tra umano e animale acquista un significato particolare, diventando uno strumento valido per insegnare a costruire legami positivi anche con i propri simili.
Gli animali domestici, inoltre, consentono ai bambini di raggiungere un maggiore equilibrio interiore, una maggiore serenità, specie se si tratta di figli unici. Il quattro zampe diventa un amico, un compagno di gioco, con cui combattere la noia, divertirsi, persino dormire. Un bambino in compagnia di un animale felice acquisirà un po’ di quella felicità. Per non parlare dell’effetto tranquillizzante: niente di meglio che avere un gattino al proprio fianco mentre fa le fusa, donando al piccolo a due zampe calore e sicurezza.
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