il nostro staff

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mercoledì 31 agosto 2016

LA STORIA DI MAO MAO


In Clinica talvolta arrivano casi (e pazienti) più complessi di altri, che possono evolversi in modi inaspettati. Abbiamo chiesto al Dottor Luca Redaelli di raccontarcene qualcuno. Inizialmente ha opposto un po' di resistenza, ma poi ha collaborato. Ecco, quindi, la sua seconda storia, quella di Mao Mao.


Mi chiedono di raccontare una nuova storia relativa a un paziente operato in Clinica. Mi siedo quindi al computer e comincio: “era una notte buia e tempestosa”. Come dite? Riconoscete l’incipit? È quello usato da Snoopy per il suo interminabile romanzo? Beh… Siamo in tema cani, quindi Snoopy ci sta bene. Comunque, non è stato il noto bracchetto dei fumetti a inventare tale inizio, e neanche il suo creatore, il disegnatore Charles Schulz. Quelle parole suggestive aprono il romanzo Paul Clifford (del 1830) di Edward Gorge Earle Bulwer-Lytton, scrittore ottocentesco oggi poco noto ma ai suoi tempi molto popolare nella patria Inghilterra.
Ma ho divagato, e scherzato, anche troppo. Non era una notte buia e tempestosa, bensì un giorno di maggio quando riceviamo una telefonata da una nostra cliente per un consulto. Il cane del figlio, che viveva in Cina, appena arrivato in Toscana si è lanciato da un muretto alto circa 9 metri e non riesce più a camminare e mangiare. A una prima visita sembra aver riportato la frattura di una sola zampa anteriore. Tuttavia, appare strano che, a distanza di quarantotto ore dalla caduta, Mao Mao (questo il nome, oriental style, del quattro zampe) non riesca almeno a stare in piedi e mangiare. La proprietaria decide quindi di portarlo in clinica.
Lo visitiamo, facciamo le lastre e diagnostichiamo una frattura radioulnare distale bilaterale. Se non siete pratici di anatomia canina, dopotutto il veterinario sono io, diciamo che si tratta di una frattura di entrambe la zampe anteriori nella parte finale (se fosse un umano diremmo tra polso e gomito).
Decidiamo di sedare Mao Mao e di effettuare un bendaggio rigido bilaterale sperando che riprenda al più presto a mangiare, rinviando la chirurgia di 48 ore. Poiché il giorno successivo Mao Mao mangia e cammina con i bendaggi, stabiliamo di operarlo.
Applichiamo due ilizarov a cielo chiuso (un supporto metallico esterno per stabilizzare alcuni tipi di fratture) e la sera stessa Mao Mao sembra già stare meglio.
Il giorno successivo entrambe le zampe sono normali e Mao Mao, grazie anche a una adeguata terapia antidolorifica e alla stabilizzazione delle fratture, sembra sentire molto meno male.
Iniziamo la fisioterapia. Le prime lastre di controllo a 20 giorni ci permettono di constatare un inizio di rigenerato osseo a livello di entrambi i focolai. Mao Mao sembra più tranquillo e un po’ meno spaventato rispetto al suo arrivo dalla Cina.
Al quarantesimo giorno, dopo le lastre di controllo, decidiamo di rimuovere l'ilizarov dalla zampa sinistra e dinamizzare (ovvero alleggerito togliendone delle parti) l’ilizarov sulla zampa destra. Dopo sette giorni rimuoviamo il destro.
Mao Mao rimane ancora con noi sette giorni per la fisioterapia e poco dopo può tornare a correre felice in Toscana. L’unico ostacolo che può incontrare ora è il cambio di idioma, dal cinese all’italiano, ma quello non è un problema da veterinario bensì da linguista. Ni hao (“ciao” in cinese) Mao Mao.




lunedì 29 agosto 2016

LA SCHEDA DEL PAZIENTE


Così come per gli esseri umani, anche nel caso dei nostri amici a quattro zampe avere una scheda del paziente precisa e aggiornata è molto importante. Permette infatti di accedere a informazioni che forniscono una visione generale dell’animale, dai suoi dati anagrafici fino al suo stato di salute, oltre a dettagli su problemi e patologie del presente come del passato. Tutto ciò ovviamente facilita il lavoro del veterinario, ma soprattutto risulta d’aiuto alla bestiola che può essere curata in modo maggiormente tempestivo ed efficace.
Per questo motivo la Clinica Veterinaria Parabiago crea una scheda elettronica di ogni paziente, che viene aggiornata a ogni visita. Durante l’apertura della scheda è fondamentale l’aiuto dei proprietari, che forniscono informazioni sul loro animale, mentre successivamente sono i veterinari a implementarla con ogni nuovo dato utile.
In questo modo non si deve fare affidamento solo sulla memoria, spesso fallace. Inoltre, nel caso il veterinario che ha sempre seguito quell’animale non sia presente un collega può affrontare eventuali emergenze contando sulla bontà delle informazioni registrate.
Resta inteso che solo i veterinari della Clinica hanno accesso a tali schede e ai dati contenutivi, che non vengono passati a nessun altro. Dopotutto, anche cani e gatti hanno diritto alla loro privacy.

giovedì 25 agosto 2016

VISITA GRATUITA DEL CAVO ORALE


La bocca del vostro gatto può nascondere qualche problema, del quale magari faticate ad accorgervi proprio perché celato al suo interno. Le malattie del cavo orale sono infatti molto diffuse e possono procurare parecchi fastidi al felino di casa. Tra queste vi è la gengivite, termine medico che si riferisce all’infiammazione delle gengive generalmente causata da un’infezione batterica che, se non trattata, potrebbe progredire a parodontite e causare la perdita dei denti. La stomatite, invece, è un’infiammazione più generalizzata delle membrane mucose della bocca e può interessare gengive, lingua, le superfici interne delle labbra e il palato. Può essere causata da un processo infettivo o infiammatorio locale. Ci possono poi essere problemi di tartaro, persino forme neoplastiche (fortunatamente il più delle volte benigne).
Per mettersi al riparo da tutti questi pericoli, o perlomeno intervenire in modo tempestivo ed efficace, basta una semplice controllo al cavo orale. Dal 1 settembre al 15 ottobre, presso la Clinica Veterinaria Parabiago è possibile effettuarlo GRATUITAMENTE semplicemente fissando un appuntamento al numero telefonico 0331556605. Aiutateci ad aiutare il vostro gatto.

mercoledì 3 agosto 2016

APERTI TUTTO AGOSTO


IL TUO GATTO STA BENE?

Talvolta è difficile capire quando un gatto non sta bene. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono fungere da cartina di tornasole. Se ne individuate qualcuno nel vostro micio, contattate il veterinario e consultatevi con lui.


1 Minzione inappropriata

Un gatto che orina in modo non appropriato potrebbe avere problemi legati al comportamento, oppure una malattia del tratto urinario inferiore, insufficienza renale, infezioni al tratto urinario o diabete mellito. Potrebbe addirittura essere un segnale di artrite, problema che rende difficile al gatto utilizzare la lettiera.

2 Cambiamenti nelle interazioni
I gatti sono animali sociali, così dei mutamenti nelle interazioni con gli esseri umani o con altri cuccioli possono essere segnali di disagio, paura, ansia o panico.

3 Cambiamenti nelle attività

Una diminuzione dell’attività è talvolta segno di dolore articolare o di una malattia sistemica. Al contrario, un eccesso di vivacità potrebbe essere sintomo di ipertiroidismo.

4 Cambiamenti nelle abitudini del sonno

Se il gatto dorme più del solito (tenete conto che un gatto dorme dalle 16 alle 18 ore al giorno) può essere il segnale di una patologia nascosta.

5 Cambiamenti nel consumo di acqua e cibo

Un calo nel consumo di cibo può indicare la presenza di svariati e diversissimi disturbi, che vanno dai problemi dentali fino a forme tumorali. Un forte aumento dei consumi, invece, fa sospettare diabete mellito, ipertiroidismo o altre patologie ancora.Un aumento del consumo di acqua potrebbe essere sintomo di problemi renali.

6 Immotivato cambiamento di peso

Un’improvvisa perdita di peso può essere dovuta a diabete mellito, ipertiroidismo o svariati altri problemi. Ma anche l’obesità può essere pericolosa, portando a un aumento dei rischi di diabete mellito, di problemi alle articolazioni e altri disturbi.

7 Cambiamenti nel pelo

La perdita di ciuffi di pelo, o un manto arruffato, poco lucido, pieno di nodi, non sono normali. Un gatto che non è in grado di tenere in ordine il proprio pelo spesso soffre di stress, o è obeso, o ha problemi con la bocca (non riuscendo così a lavarsi). Perdita di pelo e chiazze possono anche indicare problemi di pelle.

8 Segnali di stress

Gatti stressati possono diventare depressi, passare molto più tempo del solito da svegli, magari nascondendosi o tenendo sotto controllo il proprio ambiente. Prima di imputare tutto allo stress, però, è necessario escludere eventuali problemi fisici con sintomi simili.

9 Cambiamenti nel miagolio

Un incremento del miagolare, così come l’emissione di lunghi lamenti, è spesso dovuto a qualche disagio fisico, come ipertiroidismo e pressione alta. Alcuni gatti miagolano di più se ansiosi o colpiti da panico.

10 Alito cattivo

L’alito cattivo nel gatto è un indicatore di problemi del cavo orale. Studi scientifici hanno rilevato che circa il 70% dei gatti sviluppano problemi alle gengive entro i 3 anni di età.

martedì 2 agosto 2016

APERTI TUTTO AGOSTO


CANI IN SPIAGGIA? 10 CONSIGLI UTILI


L’associazione animalista Lav ha stilato un elenco di consigli che possono aiutare i vacanzieri che partono con i loro amici a quattro zampe e vogliono trascorrere, un’intera vacanza o anche semplicemente qualche ora, con loro in riva al mare.

Ecco i 10 consigli per evitare spiacevoli sorprese:

1 Informarsi presso il Comune o l’ufficio del turismo della località in cui ci si intende recare se l’accesso (in spiaggia, pubblica o in concessione, nell’albergo o altra struttura ricettiva) è permesso e con quali eventuali limitazioni;
2 Verificare la possibilità per l’animale di fare il bagno in mare perché non sempre questo è permesso e comunque non lasciarlo mai da solo in acqua;
3 Portare con sé libretto sanitario e certificato di iscrizione in anagrafe canina;
4 Assicurarsi che il vostro amico peloso sia in regola con le vaccinazioni;
5 Evitare di portarlo in spiaggia nelle ore più calde e non perdetelo mai di vista;
6 Assicurargli sempre una zona all’ombra e ventilata;
7 Fare attenzione a che il cane non beva l’acqua salata: può portare a problemi intestinali;
8 Sciacquare il cane con cura dopo il bagno in mare per evitare i disagi del sale su pelo e cute;
9 Lasciargli a disposizione una ciotola di acqua da cui bere a volontà;
10 Se ci si reca in uno stabilimento balneare verificare se ci sono dei limiti come, ad esempio, orari e taglia dei cani, i comportamenti vietati e quelli permessi.