il nostro staff

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mercoledì 14 dicembre 2016

NIENTE MEDICINE PER UMANI!


È molto importante ricordare che NON bisogna mai somministrare di propria iniziativa a cani e gatti (ma anche altri animali) medicine per esseri umani. Essendo il nostro metabolismo differente dal loro, ciò che a noi fa bene, o comunque ha un determinato effetto, può essere estremamente dannoso per loro. Facciamo tre esempi (i più diffusi quando qualcuno incorre in tale errore)
L’aspirina può provocare ulcera allo stomaco con emorragia.
La tachipirina può causare una forma di anemia emolitica (distruzione dei globuli rossi).
Il valium può agire come un eccitante o provocare depressione respiratoria.
Tre esempi, come dicevamo, ma il concetto vale anche per tutti gli altri medicinali.
Quindi, se il vostro amico a quattro zampe non si sente bene, consultate il veterinario ed evitate di dargli quello che prendereste voi nel caso aveste i medesimi sintomi. Umani, cani e gatti sono differenti e richiedono medicinali differenti per essere curati.

GATTI versus ALBERI DI NATALE


Chi convive con uno o più gatti ben conosce l’eterno dilemma natalizio: albero o non albero? I felini, infatti, amano moltissimo tale simbolo del Natale e i suoi luccicanti addobbi, e sono pronti ad appropriarsene causando ingenti danni. Di seguito, quindi, diamo qualche consiglio per evitare il peggio, anche se non vi garantiamo che il vostro albero uscirà indenne dalle feste.
Innanzitutto optate per un albero finto, così eviterete che il felino sparga ovunque gli aghi di quello vero, e magari che li mangi con infausti esiti. Poi, non sceglietelo troppo grande, in modo che anche se dovesse cadere a terra a causa dei tentativi di arrampicamento non sarà abbastanza pesante da far male all’avventuroso micio piombandogli sulla testa. 
Assicuratevi che la sua base sia solida e pesate, proprio per limitarne il rischio di caduta. Meglio ancora sarebbe riuscire a fissarlo al pavimento. 
Collocatelo in un punto della stanza che ne renda più difficile il crollo, per esempio all’angolo tra due pareti, meglio se lontano da una finestra che potrebbe infrangersi in caso di “collisione”.
Se potete, piazzatelo in una stanza che può essere chiusa da una porta durante la notte o quando siete fuori casa, in modo da tenerlo separato dal felino in vostra assenza. 
Per quel che riguarda le decorazioni, usate palline e simili infrangibili. Niente vetro o ceramica, durerebbero meno del panettone al pranzo di Natale e avreste pericolose schegge sparse per tutta casa. Non lasciate pendere fili decorativi, facile preda di zampette unghiate. Le lucette vanno bene, ma se il gatto ha il vizio di mordere i fili staccate la spina quando non è controllato a vista, altrimenti rischia la scossa elettrica.
Niente spray con neve artificiale, generalmente tossica se ingerita. E attenti anche ai nastrini dei pacchetti regalo, dato che i gatti amano mangiarseli e se esagerano possono creargli qualche problema intestinale.
Per il resto, buona fortuna e se il vostro albero arriva intatto fino alla Befana fatecelo sapere.

venerdì 9 dicembre 2016

IL VIDEO DI ARTÙ

Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la storia di Artù. Ora eccolo che corre felice.


martedì 6 dicembre 2016

LA STORIA DI ARTÙ

In Clinica talvolta arrivano casi (e pazienti) più complessi di altri, che possono evolversi in modi inaspettati. Abbiamo chiesto al Dottor Luca Redaelli di raccontarcene qualcuno. Inizialmente ha opposto un po' di resistenza, ma poi ha collaborato. Ecco, quindi, la sua terza storia, quella di Artù.


È curioso, se a un essere umano capita, per un incidente o altro motivo, di perdere un arto, si cerca in ogni modo (e giustamente) di supplire a tale perdita con delle protesi, e si impiegano altrettanti sforzi (altrettanto giustamente) perché la sua vita possa proseguire nel modo più normale e felice possibile. Invece, quando incidenti simili capitano a degli animali spesso si tende a vederli come qualcosa di irreparabile. Al contrario, gli animali generalmente hanno una capacità di adattamento superiore a quella degli uomini, e una forte volontà di sopravvivenza che li spinge a superare ostacoli solo apparentemente insormontabili. Questa è la storia di Artù, un setter Gordon di nove anni che rappresenta un perfetto esempio di quanto detto sopra.
Artù, un cane usato per la caccia, arriva in clinica ai primi di maggio 2016. Zoppica vistosamente, senza appoggiare l’arto anteriore destro e con un rigonfiamento dolorante della regione del carpo. Dopo aver eseguito delle radiografie sospettiamo un tumore osseo maligno (osteosarcoma) a carico della porzione distale del radio (in pratica la parte della zampa più distante dal gomito). Sospetto purtroppo confermato dall’esame citologico. Il proprietario non potrà più usare il cane per la caccia, a causa delle cure consistenti in amputazione dell’arto e successiva chemioterapia. Per questo motivo decido di farmi cedere Artù e di occuparmi personalmente degli esami preoperatori, dell’intervento chirurgico e del decorso post operatorio con l’intento di trovargli, in seguito, una nuova famiglia. 
Artù viene quindi sottoposto a un esame TAC per verificare l’assenza di metastasi a distanza. Escluse queste ultime, viene eseguita l’amputazione dell’arto anteriore destro.
La degenza post operatoria dura 15 giorni. Durante i primi 2/3 giorni
Artù fatica ad abituarsi alla nuova condizione, ma al terzo giorno comincia a camminare. Sempre nei primi due giorni prova dolore, anche se meno intenso di quello preoperatorio, e incontra difficoltà nello stare in piedi e nel muoversi. Tuttavia, grazie alle terapie analgesiche, ad aiuti nella ambulazione e a sedute di agopuntura della Dott.sa Corinne Della Vedova riprende gradualmente a muoversi, fino a correre dopo 10 giorni. 
Nel frattempo, trova anche una nuova famiglia che lo accoglie e accetta di seguire il protocollo chemioterapico per garantirgli una migliore e duratura speranza di vita. Ora Artù corre e abbaia felice nel giardino della sua nuova casa, assieme a un setter Gordon femmina, e una volta ogni 4 settimane torna in clinica per la chemioterapia. Poco gli importa di avere una zampa in meno se può comunque fare tutto quello che gli piace. Una lezione di vita anche per noi umani.



giovedì 1 dicembre 2016

È ARRIVATO IL FREDDO


Prima o poi il freddo arriva. Ed è arrivato anche quest’anno. Ecco, quindi, alcuni consigli per aiutare i quattro zampe ad affrontarlo. Innanzitutto, se si tratta di animali domestici, il consiglio è sempre di tenerli in casa. Nel caso di animali che, comunque, passino buona parte del tempo (per esempio di giorno) fuori, o di animali randagi che transitino spesso nei dintorni, si possono utilizzare dei piccoli accorgimenti per tutelarli nelle giornate più rigide. Ecco sette consigli utili. 

1) Una alimentazione adeguata
Con l’abbassarsi delle temperature anche cani e gatti, come noi, bruciano più calorie.

2) Un riparo idoneo
Animali che passano molto tempo all’aperto devono avere un luogo asciutto e senza correnti per dormire e rifugiarsi. La cuccia va collocata a qualche centimetro da terra, possibilmente con l’entrata rivolta in direzione opposta a quella in cui solitamente soffia il vento. Il pavimento della cuccia può essere ricoperto con una coperta di lana o con vecchi maglioni. Entrambi vanno cambiati in caso di pioggia o umidità.

3) Attenzione costante
Se l’animale si bagna a causa della pioggia o della neve è importante asciugarli bene, soprattutto le zampe e tra le dita, dove possono rimanere i cristalli di ghiaccio o sale.

4) Ciotola dell’acqua.
L’acqua del cane o del gatto se si trova all’esterno può congelarsi. Consigliamo di cambiarla spesso e di usare recipienti in plastica, poiché il metallo conduce il freddo più rapidamente. Una buona idea può essere quella di usare dell’acqua tiepida, in modo che impieghi molto più tempo per congelarsi.

5) Mai lasciare un cane incustodito in auto
Il veicolo potrebbe diventare una sorta di frigorifero, soprattutto durante le ore serali, causando l’ipotermia o il congelamento dell’animale.

6) Attenzione all’antigelo
L’antigelo per la macchina può essere fatale per gli animali domestici, anche in piccole quantità. Per questo bisogna tenerlo lontano dagli animali e NON bisogna mai versarlo a terra (qualcuno lo usa al posto del sale) perché qualche cane o gatto potrebbe leccarlo (al contrario di ciò che si pensa ha un buon sapore, dolciastro). 

7) Attenzione agli animali che si rifugiano sotto le automobili
Con le basse temperature i gatti liberi o anche altri animali che vivono all’aperto potrebbero andare a rifugiarsi sotto le automobili, per riscaldarsi con il caldo del motore. I gatti riesco anche a infilarsi in mezzo al motore, sotto il cofano.

giovedì 24 novembre 2016

SALA D'ATTESA PER GATTI

In Clinica stiamo allestendo una sala d'attesa per soli gatti, in modo che possano attendere con maggiore tranquillità la loro visita.


venerdì 18 novembre 2016

VACCINATE IL VOSTRO GATTO


La vaccinazione protegge il gatto dalle seguenti malattie:

Panleucopenia: è una malattia altamente contagiosa e potenzialmente letale, causa vomito e diarrea emorragica con abbattimento generale dell’animale. Anche in questo caso la terapia possibile è quella di supporto, in attesa che l’animale migliori.

Calicivirosi: è trasmessa dal calicivirus ed i sintomi sono diversi, abbiamo problemi respiratori, congiuntiviti, febbre, indebolimento. Il sintomo più caratteristico sono le lesioni ulcerose a carico della cavità orale. Queste causano un peggioramento delle condizioni generali dell’animale, in quanto essendo molto dolorose non permettono al gatto di mangiare spontaneamente e spesso in questi casi bisogna passare ad un alimentazione forzata o con sondino esofago-stomico.

Rinotracheite infettiva: è un'altra malattia infettiva virale, questa volta sostenuta da un Herpesvirus, colpisce principalmente i gattini di giovane età, mentre negli adulti ha una sintomatologia spesso più blanda. I sintomi principali sono scolo oculo nasale e problemi respiratori.

Leucemia Felina(FELV): è causata dal virus della leucemia felina, questa patologia porta ad un abbassamento delle difese immunitarie con conseguenti infezioni secondarie.

lunedì 7 novembre 2016

FINANZIAMENTI A TASSO ZERO


Talvolta prendersi cura del proprio animale può diventare oneroso dal punto di vista economico, in particolare nel caso di interventi complessi e lunghe degenze. Le preoccupazioni per la sua salute si sommano quindi a quelle finanziarie, creando qualche difficoltà in più.
Per questo motivo la Clinica Veterinaria Parabiago ha deciso di appoggiarsi a una nota finanziaria, la Consel, perché vengano accordati ai proprietari dei pazienti prestiti privi di tasso d’interesse e in tempi brevissimi.

Tali finanziamenti prevedono i seguenti vantaggi: 

- possibilità di pagare a rate le cure veterinarie più onerose
- pagamento dei costi sostenuti con addebito su c/c bancario
- nessuna maggiorazione dei costi, niente interessi passivi o spese aggiuntive cura dell’animale domestico con serenità senza gravare troppo sul budget familiare

Potete chiedere maggiori informazioni al nostro staff, che sarà felice di aiutarvi anche in tale ambito. Sottolineiamo, inoltre, che la Clinica non percepisce alcun compenso o percentuale per tale servizio, al contrario si fa carico delle spese abitualmente addebitate al cliente in questi casi.

domenica 23 ottobre 2016

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

Gentili clienti,

all’inizio di quest'anno abbiamo attivato un servizio notturno grazie al quale siamo stati in grado di ricevere le vostre telefonate, e se il caso intervenire, 24 ore su 24. Un servizio molto apprezzato, ma che per il momento dobbiamo sospendere per motivi indipendenti dalla nostra volontà. Stiamo riorganizzando lo studio per diventare ancora più efficienti e con un po’ di pazienza, da parte vostra, e di impegno, da parte nostra, speriamo di riattivare il servizio a breve. Ovviamente, provvederemo a inviarvi comunicazione non appena questo avverrà.

Saluti dallo staff della Clinica Veterinaria Parabiago.

venerdì 30 settembre 2016

NON SI FINISCE MAI DI IMPARARE

La voglia di imparare dovrebbe essere la molla che spinge ognuno di noi a migliorarci giorno dopo giorno. Ma se per molti tale spinta può essere facoltativa, per alcuni professionisti diventa quasi un obbligo. Per esempio per chi lavora in ambito tecnologico, scientifico, medico, ecc. L’evoluzione della scienza e delle professioni richiede costanti aggiornamenti, così come proficui scambi di opinioni tra operatori del medesimo settore. Anche per questo motivo il Dott. Luca Redaelli parteciperà al corso “Basi anatomiche e tecniche in chirurgia toracica” tenuto dal Prof. Fabio Acocella dell’Università degli Studi di Milano (Dipartimento di Scienze Veterinarie). Il corso è diretto a neolaureati e veterinari che già esercitano la professione, e si pone quali obiettivi la ricezione delle nozioni fondamentali di anatomia vascolare e degli organi toracici, l’evidenziazione delle manovre chiave di ogni intervento chirurgico, l’esecuzione dei principali interventi chirurgici step by step. Chi fosse interessato a iscriversi può consultare il link http://www.unimi.it/studenti/corsiperf/101958.htm. Il corso si terrà tre volte nelle seguenti date: gruppo 1 24-28/10, gruppo 2 07-11/11 e gruppo 3 21-25/11.


venerdì 16 settembre 2016

LA TECNICA ILIZAROV


Inventata dal medico russo Ilizarov negli anni Cinquanta, questa tecnica consente di allungare un osso, o modificarne la posizione, per correggere un arto deforme. Inoltre, la procedura può essere utilizzata per trattare fratture ossee di diversi tipi, nei casi in cui non siano applicabili le tecniche convenzionali. Intorno all’arto si applicano alcuni anelli metallici esterni, collegati tra loro da barre allungabili che permettono al medico di aumentarne la distanza reciproca, muovendo piccoli dadi. Gli anelli sono collegati con fili al titanio, resistenti e anallergici, che passano attraverso l’osso. 
La tecnica è stata importata in Italia negli anni Ottanta. Nata per gli esseri umani è stata adattata e ottimizzata per l’impiego in animali di taglie molte diverse tra loro.
Il Dottor Luca Redaelli, della Clinica Veterinaria Parabiago utilizza con successo tale tecnica fin dagli anni Novanta. Gli animali rispondono bene all’intervento, e anche se gli anelli possono sembrare fastidiosi e pesanti alla vista, i pazienti imparano ben presto a muoversi con facilità pur avendoli inseriti in una zampa. Fino al momento in cui vengono tolti e ben presto nessuno ricorderà che sono stati lì.




LA VOSTRA OPINIONE È IMPORTANTE

Per noi la vostra opinione è molto importante e ci aiuta a migliorare il servizio offerto ai nostri pazienti a quattro zampe. Per questo vi invitiamo a compilare un questionario (10 semplici domande a cui rispondere con un sì o un no) fornendoci le vostre opinioni. Vi basterà andare sul nostro sito (http://www.clinicaveterinariaparabiago.it) e dedicarci cinque minuti del vostro tempo a vantaggio dei vostri animali. Grazie a tutti.


mercoledì 31 agosto 2016

LA STORIA DI MAO MAO


In Clinica talvolta arrivano casi (e pazienti) più complessi di altri, che possono evolversi in modi inaspettati. Abbiamo chiesto al Dottor Luca Redaelli di raccontarcene qualcuno. Inizialmente ha opposto un po' di resistenza, ma poi ha collaborato. Ecco, quindi, la sua seconda storia, quella di Mao Mao.


Mi chiedono di raccontare una nuova storia relativa a un paziente operato in Clinica. Mi siedo quindi al computer e comincio: “era una notte buia e tempestosa”. Come dite? Riconoscete l’incipit? È quello usato da Snoopy per il suo interminabile romanzo? Beh… Siamo in tema cani, quindi Snoopy ci sta bene. Comunque, non è stato il noto bracchetto dei fumetti a inventare tale inizio, e neanche il suo creatore, il disegnatore Charles Schulz. Quelle parole suggestive aprono il romanzo Paul Clifford (del 1830) di Edward Gorge Earle Bulwer-Lytton, scrittore ottocentesco oggi poco noto ma ai suoi tempi molto popolare nella patria Inghilterra.
Ma ho divagato, e scherzato, anche troppo. Non era una notte buia e tempestosa, bensì un giorno di maggio quando riceviamo una telefonata da una nostra cliente per un consulto. Il cane del figlio, che viveva in Cina, appena arrivato in Toscana si è lanciato da un muretto alto circa 9 metri e non riesce più a camminare e mangiare. A una prima visita sembra aver riportato la frattura di una sola zampa anteriore. Tuttavia, appare strano che, a distanza di quarantotto ore dalla caduta, Mao Mao (questo il nome, oriental style, del quattro zampe) non riesca almeno a stare in piedi e mangiare. La proprietaria decide quindi di portarlo in clinica.
Lo visitiamo, facciamo le lastre e diagnostichiamo una frattura radioulnare distale bilaterale. Se non siete pratici di anatomia canina, dopotutto il veterinario sono io, diciamo che si tratta di una frattura di entrambe la zampe anteriori nella parte finale (se fosse un umano diremmo tra polso e gomito).
Decidiamo di sedare Mao Mao e di effettuare un bendaggio rigido bilaterale sperando che riprenda al più presto a mangiare, rinviando la chirurgia di 48 ore. Poiché il giorno successivo Mao Mao mangia e cammina con i bendaggi, stabiliamo di operarlo.
Applichiamo due ilizarov a cielo chiuso (un supporto metallico esterno per stabilizzare alcuni tipi di fratture) e la sera stessa Mao Mao sembra già stare meglio.
Il giorno successivo entrambe le zampe sono normali e Mao Mao, grazie anche a una adeguata terapia antidolorifica e alla stabilizzazione delle fratture, sembra sentire molto meno male.
Iniziamo la fisioterapia. Le prime lastre di controllo a 20 giorni ci permettono di constatare un inizio di rigenerato osseo a livello di entrambi i focolai. Mao Mao sembra più tranquillo e un po’ meno spaventato rispetto al suo arrivo dalla Cina.
Al quarantesimo giorno, dopo le lastre di controllo, decidiamo di rimuovere l'ilizarov dalla zampa sinistra e dinamizzare (ovvero alleggerito togliendone delle parti) l’ilizarov sulla zampa destra. Dopo sette giorni rimuoviamo il destro.
Mao Mao rimane ancora con noi sette giorni per la fisioterapia e poco dopo può tornare a correre felice in Toscana. L’unico ostacolo che può incontrare ora è il cambio di idioma, dal cinese all’italiano, ma quello non è un problema da veterinario bensì da linguista. Ni hao (“ciao” in cinese) Mao Mao.




lunedì 29 agosto 2016

LA SCHEDA DEL PAZIENTE


Così come per gli esseri umani, anche nel caso dei nostri amici a quattro zampe avere una scheda del paziente precisa e aggiornata è molto importante. Permette infatti di accedere a informazioni che forniscono una visione generale dell’animale, dai suoi dati anagrafici fino al suo stato di salute, oltre a dettagli su problemi e patologie del presente come del passato. Tutto ciò ovviamente facilita il lavoro del veterinario, ma soprattutto risulta d’aiuto alla bestiola che può essere curata in modo maggiormente tempestivo ed efficace.
Per questo motivo la Clinica Veterinaria Parabiago crea una scheda elettronica di ogni paziente, che viene aggiornata a ogni visita. Durante l’apertura della scheda è fondamentale l’aiuto dei proprietari, che forniscono informazioni sul loro animale, mentre successivamente sono i veterinari a implementarla con ogni nuovo dato utile.
In questo modo non si deve fare affidamento solo sulla memoria, spesso fallace. Inoltre, nel caso il veterinario che ha sempre seguito quell’animale non sia presente un collega può affrontare eventuali emergenze contando sulla bontà delle informazioni registrate.
Resta inteso che solo i veterinari della Clinica hanno accesso a tali schede e ai dati contenutivi, che non vengono passati a nessun altro. Dopotutto, anche cani e gatti hanno diritto alla loro privacy.

giovedì 25 agosto 2016

VISITA GRATUITA DEL CAVO ORALE


La bocca del vostro gatto può nascondere qualche problema, del quale magari faticate ad accorgervi proprio perché celato al suo interno. Le malattie del cavo orale sono infatti molto diffuse e possono procurare parecchi fastidi al felino di casa. Tra queste vi è la gengivite, termine medico che si riferisce all’infiammazione delle gengive generalmente causata da un’infezione batterica che, se non trattata, potrebbe progredire a parodontite e causare la perdita dei denti. La stomatite, invece, è un’infiammazione più generalizzata delle membrane mucose della bocca e può interessare gengive, lingua, le superfici interne delle labbra e il palato. Può essere causata da un processo infettivo o infiammatorio locale. Ci possono poi essere problemi di tartaro, persino forme neoplastiche (fortunatamente il più delle volte benigne).
Per mettersi al riparo da tutti questi pericoli, o perlomeno intervenire in modo tempestivo ed efficace, basta una semplice controllo al cavo orale. Dal 1 settembre al 15 ottobre, presso la Clinica Veterinaria Parabiago è possibile effettuarlo GRATUITAMENTE semplicemente fissando un appuntamento al numero telefonico 0331556605. Aiutateci ad aiutare il vostro gatto.

mercoledì 3 agosto 2016

APERTI TUTTO AGOSTO


IL TUO GATTO STA BENE?

Talvolta è difficile capire quando un gatto non sta bene. Tuttavia, ci sono alcuni segnali che possono fungere da cartina di tornasole. Se ne individuate qualcuno nel vostro micio, contattate il veterinario e consultatevi con lui.


1 Minzione inappropriata

Un gatto che orina in modo non appropriato potrebbe avere problemi legati al comportamento, oppure una malattia del tratto urinario inferiore, insufficienza renale, infezioni al tratto urinario o diabete mellito. Potrebbe addirittura essere un segnale di artrite, problema che rende difficile al gatto utilizzare la lettiera.

2 Cambiamenti nelle interazioni
I gatti sono animali sociali, così dei mutamenti nelle interazioni con gli esseri umani o con altri cuccioli possono essere segnali di disagio, paura, ansia o panico.

3 Cambiamenti nelle attività

Una diminuzione dell’attività è talvolta segno di dolore articolare o di una malattia sistemica. Al contrario, un eccesso di vivacità potrebbe essere sintomo di ipertiroidismo.

4 Cambiamenti nelle abitudini del sonno

Se il gatto dorme più del solito (tenete conto che un gatto dorme dalle 16 alle 18 ore al giorno) può essere il segnale di una patologia nascosta.

5 Cambiamenti nel consumo di acqua e cibo

Un calo nel consumo di cibo può indicare la presenza di svariati e diversissimi disturbi, che vanno dai problemi dentali fino a forme tumorali. Un forte aumento dei consumi, invece, fa sospettare diabete mellito, ipertiroidismo o altre patologie ancora.Un aumento del consumo di acqua potrebbe essere sintomo di problemi renali.

6 Immotivato cambiamento di peso

Un’improvvisa perdita di peso può essere dovuta a diabete mellito, ipertiroidismo o svariati altri problemi. Ma anche l’obesità può essere pericolosa, portando a un aumento dei rischi di diabete mellito, di problemi alle articolazioni e altri disturbi.

7 Cambiamenti nel pelo

La perdita di ciuffi di pelo, o un manto arruffato, poco lucido, pieno di nodi, non sono normali. Un gatto che non è in grado di tenere in ordine il proprio pelo spesso soffre di stress, o è obeso, o ha problemi con la bocca (non riuscendo così a lavarsi). Perdita di pelo e chiazze possono anche indicare problemi di pelle.

8 Segnali di stress

Gatti stressati possono diventare depressi, passare molto più tempo del solito da svegli, magari nascondendosi o tenendo sotto controllo il proprio ambiente. Prima di imputare tutto allo stress, però, è necessario escludere eventuali problemi fisici con sintomi simili.

9 Cambiamenti nel miagolio

Un incremento del miagolare, così come l’emissione di lunghi lamenti, è spesso dovuto a qualche disagio fisico, come ipertiroidismo e pressione alta. Alcuni gatti miagolano di più se ansiosi o colpiti da panico.

10 Alito cattivo

L’alito cattivo nel gatto è un indicatore di problemi del cavo orale. Studi scientifici hanno rilevato che circa il 70% dei gatti sviluppano problemi alle gengive entro i 3 anni di età.

martedì 2 agosto 2016

APERTI TUTTO AGOSTO


CANI IN SPIAGGIA? 10 CONSIGLI UTILI


L’associazione animalista Lav ha stilato un elenco di consigli che possono aiutare i vacanzieri che partono con i loro amici a quattro zampe e vogliono trascorrere, un’intera vacanza o anche semplicemente qualche ora, con loro in riva al mare.

Ecco i 10 consigli per evitare spiacevoli sorprese:

1 Informarsi presso il Comune o l’ufficio del turismo della località in cui ci si intende recare se l’accesso (in spiaggia, pubblica o in concessione, nell’albergo o altra struttura ricettiva) è permesso e con quali eventuali limitazioni;
2 Verificare la possibilità per l’animale di fare il bagno in mare perché non sempre questo è permesso e comunque non lasciarlo mai da solo in acqua;
3 Portare con sé libretto sanitario e certificato di iscrizione in anagrafe canina;
4 Assicurarsi che il vostro amico peloso sia in regola con le vaccinazioni;
5 Evitare di portarlo in spiaggia nelle ore più calde e non perdetelo mai di vista;
6 Assicurargli sempre una zona all’ombra e ventilata;
7 Fare attenzione a che il cane non beva l’acqua salata: può portare a problemi intestinali;
8 Sciacquare il cane con cura dopo il bagno in mare per evitare i disagi del sale su pelo e cute;
9 Lasciargli a disposizione una ciotola di acqua da cui bere a volontà;
10 Se ci si reca in uno stabilimento balneare verificare se ci sono dei limiti come, ad esempio, orari e taglia dei cani, i comportamenti vietati e quelli permessi.

giovedì 21 luglio 2016

IN VIAGGIO COL QUATTROZAMPE


In questi giorni molti di voi partono per le vacanze, o si preparando a farlo. Se il vostro amico peloso rimane a casa, ci raccomandiamo di trovargli una sistemazione adeguata, magari presso parenti o amici che già conosce, altrimenti presso una pensione affidabile (ovvero che avete già visitato e siete certi tratterà bene il vostro amico). 
Se invece, ancora meglio, decidete di portarlo con voi assicuratevi di controllare alcune cose.
Innanzitutto che il suo libretto delle vaccinazioni sia in ordine, poi che abbia effettuato il trattamento antiparassitario. Se vi recate in zone dove è presente la lesmaniosi (tipo al Sud) dovete pensare a proteggerlo anche da quella.
Se è tanto che non fa una visita di controllo, diciamo più di sei/otto mesi, potrebbe essere il caso di fissarne una prima della partenza, per una maggiore tranquillità. 
Se viaggiate in macchina, ricordate di portare ciotola e acqua fresca per farlo bere durante il viaggio. In caso di spostamenti lunghi con un cane, fate soste (diciamo ogni ora) per fargli sgranchire le zampe. Occhio, meglio tenerlo al guinzaglio, visto che si trova in zone che non conosce e a poca distanza da automezzi in movimento. Se viaggiate con un gatto, tenetelo in una gabbietta abbastanza spaziosa, e portatene una di scorta (con carta e sacchetti delle immondizie per pulire) nel caso facesse i bisogni.
Nei viaggi in macchina accendete l’aria condizionata, ma a un livello basso.
Prima di partire, ovviamente, ricordatevi di controllare se il cane o il gatto sono bene accetti nei posti in cui vi recherete (alberghi, pensioni, spiagge, ecc.).
Per il resto, buone vacanze a tutti, bipedi e quadrupedi.

mercoledì 20 luglio 2016

SEMPRE CON VOI


È tempo di ferie, ma la Clinica Veterinaria Parabiago non chiude mai. Ci siamo attrezzati per restare aperti tutto luglio e tutto agosto. Quindi, se i vostri amici a quattro zampe avessero bisogno di aiuto saremo pronti a intervenire. Tra l’altro, se restate a casa, visto che si tratta di mesi relativamente tranquilli potreste approfittarne per fissare un appuntamento per una visita di controllo, così anche il vostro peloso passerà un’estate tranquilla. O potreste decidere di mettere il microchip al vostro gatto, applicazione che non è obbligatoria per legge ma può risultare molto utile in caso di smarrimento della bestiola.

martedì 12 luglio 2016

L'IMPORTANZA DELL'APPUNTAMENTO


In clinica insistiamo molto sull’importanza di prendere sempre un appuntamento invece che presentarsi a sorpresa (escludendo ovviamente le emergenze, che capitano quando capitano). Non si tratta di una comodità per i veterinari (che comunque traggono giovamento da un lavoro ben programmato) ma per gli animali. Cani e gatti, specie questi ultimi, il più delle volte non amano andare dal veterinario, possono essere spaventati, o doloranti, o comunque confusi dal fatto di trovarsi in un posto che non è la loro casa, pieno di individui e di odori che non conoscono. Se non hanno un appuntamento rischiano di dover aspettare molto tempo in sala d’attesa, allungando il loro periodo di fastidio (per certi animai addirittura di angoscia). Inoltre, potrebbero incrociare altri animali e, non conoscendoli, spaventarsi ulteriormente, diventando nervosi o aggressivi per autodifesa. Con un appuntamento evitano tutto questo stress. Quindi ricordatevi di fissarlo prima di venire e, magari, conclusa la visita fissate già l’appuntamento successivo, rendono più organizzata e serena la loro vita come la vostra.


giovedì 7 luglio 2016

I GATTI & IL CALDO

Anche i gatti soffrono il caldo, persino più di noi visto che hanno la pelliccia e non sono in grado di sudare. La loro traspirazione, infatti, avviene solo tramite la lingua e i polpastrelli. Ecco cosa potete fare per aiutare il vostro micio.


1- Non dategli solo cibo secco ma alternatelo con l’umido. Volendo, potete usare anche un trucchetto: realizzare per lui degli speciali cubetti ghiacciati mettendo nel congelatore del brodo di carne. Però dategliene solo uno o due (il cibo ghiacciato non fa bene) e aspettate qualche minuto dopo averli tirati fuori dal freezer, altrimenti si attaccheranno alla lingua del povero micio.

2 - Lasciategli sempre a disposizione una ciotola di acqua fresca ma non fredda da frigo. Cambiatela spesso e se dovete lasciarlo solo per parecchie ore, potete mettere un cubetto di ghiaccio nella ciotola, solo uno però, come detto in precedenza l’acqua deve essere fresca e non fredda, altrimenti ne risentirà lo stomaco. Se volete spendere qualche soldino, si trovano in commercio (a poche decine di euro) delle fontanelle per gatti nelle quali l’acqua è continuamente in circolo. Solitamente sono molto apprezzate dai gatti. Ricordate che vanno alimentate con corrente elettrica.

3 - Cercate di rinfrescare l’ambiente in cui si trova il gatto. Non amiamo l’aria condizionata (neanche per gli esseri umani), ma se volte usarla non esagerate. Meglio un ventilatore, magari messo al centro della stanza e puntato leggermente verso l’alto in modo che l’aria non colpisca direttamente il gatto. Verificare che le pale del ventilatore siano ben protette, in modo che il gatto non possa arrivarvi con le zampine.

4 - Create una zona fresca, ovvero un posto all’ombra, magari lasciando le finestre aperte ma chiudendo le imposte. Un stanza con le piastrelle su cui sdraiarsi sarà preferita ad altre superfici. Se possibile, alzate la sua cuccia di qualche centimetro, per esempio mettendole dei rialzi come dei mattoni, in modo che l’aria circoli al di sotto.
Vi capiterà di trovare il vostro gatto sdraiato nel lavandino o nel bidè, poiché essendo in ceramica risultano più freschi. Portate un po’ di pazienza, magari lascerà in loco un po’ di peli ma basterà risciacquare con acqua e sapone.

5 - Se il gatto può uscire in giardino, tenete aperto un ombrello e creategli una cuccia in una zona ombreggiata e ventilata. Anche una semplice scatola di cartone andrà bene. Se volete, in commercio esistono dei tappetini refrigeranti su cui il gatto può sdraiarsi e stare fresco. Attenzione, però, contengono un gel (che è ciò che li rende freschi) che fuoriesce nel caso di rottura e bisogna evitare che il gatto lo ingerisca.

6 - Nel caso il gatto soffra molto la temperature e lo sentiste caldo al tatto, potete passargli un panno umido (bagnato con acqua fresca) lungo tutto il corpo. Ammesso che il gatto accetti, ovviamente.

7 - Nel caso di gatto a pelo lungo, ogni tanto spazzolatelo ed eliminate eventuali nodi, dato che il pelo arruffato trattiene maggiormente il calore.

8 - Visto che siamo in tema, è bene sapere che i gatti dal pelo completamente bianco risentono maggiormente degli effetti del sole. Sono infatti più soggetti alle scottature e all'insorgenza di tumori della pelle, proprio per l'assenza di protezione data dalla mancanza dei pigmenti. Se un gatto bianco esce di casa, proteggetelo applicando della crema solare su orecchie e muso (le parti più delicate). Un gatto con la pelle nuda, invece, non deve proprio uscire al sole.

9 - Quando il gatto va portato in auto per lunghi viaggi (ad esempio per un trasloco o una vacanza), bisogna accendere il condizionatore (senza esagerare) oppure lasciare un finestrino aperto per garantire la ventilazione. Il trasportino va coperto con un telo per farlo stare all’ombra, ma bisogna lasciare degli spazi aperti in modo che il flusso d'aria raggiunga l’animale. Attenzione, mai e poi mai lasciare il gatto da solo chiuso in macchina, dove le temperature diventano altissime.

venerdì 1 luglio 2016

ATTENTI AL CALDO


In questi giorni il vostro cane potrebbe mangiare meno del solito, e muoversi meno del solito. È un normale effetto del caldo, che sente più di noi umani poiché non è in grado di sudare, la sua traspirazione avviene solo tramite la lingua (per questo quando ha caldo la tiene fuori dalla bocca) e i polpastrelli.
Ecco cosa potete fare per aiutarlo.

1 - Non dategli solo cibo secco ma anche umido.
2 - Lasciategli sempre a disposizione una ciotola di acqua fresca ma non fredda da frigo. Perché sia sempre fresca cambiatela spesso. Se dovete lasciarlo solo per parecchie ore, potete mettere un cubetto di ghiaccio nella ciotola, solo uno però, come detto in precedenza l’acqua deve essere fresca e non fredda, altrimenti ne risentirà lo stomaco.
3 - Potete dargli anche un po’ di verdure, in particolare zucchine, carote e cetrioli tagliati a pezzetti ed uniti al cibo direttamente in ciotola.
4 - Evitate i pasti abbonanti la sera e, soprattutto, evitateli prima della passeggiata ma forniteglieli sempre dopo (lasciando passare una mezzora).
5 - Per la passeggiata evitate le ore calde, ma portatelo la mattina presto e la sera verso il tramonto.
6 - Durante la giornata non lasciatelo al sole, ma predisponetegli un posto all’ombra e leggermente ventilato.
7 - Un bagno fresco può essergli d’aiuto, ovviamente con acqua fresca e non fredda e con uno shampoo specifico.
8 - Se lo si porta in giro per lungo tempo, attrezzarsi con bottiglie di acqua fresca e ciotola per farlo bere.
9 - Attenzione, mai e poi mai lasciarlo solo chiuso in macchina, dove le temperature diventano altissime.
10 - Portatelo pure in spiaggia (attenzione che sia consentito), ma rispettando i medesimi consigli: posto all’ombra, acqua fresca ed evitando di farlo correre troppo sotto il sole.

giovedì 30 giugno 2016

PERIODO DI ZECCHE

Le zecche possono trasmettere malattie. Le zecche sono piccolissime e si nutrono del sangue di mammiferi, rettili e uccelli. Mentre si nutrono possono raccogliere batteri o virus trasportati da questi animali. Le zecche possono anche mordere l’uomo che si trova a transitare nell’ambiente dove vivono. Anche se i morsi di zecca non sono di per sé pericolosi, esiste il rischio che le zecche, mentre si nutrono, possano trasmettere malattie all’uomo. In altre parole, ricordatevi di trattare i vostri animali con prodotti specifici. E state attenti, prodotti adatti al cane possono essere velenosi per i gatti e persino per i bambini. Se avete dei dubbi, chiedete consiglio al veterinario.


giovedì 16 giugno 2016

STERILIZZAZIONE


È ormai dato dimostrato da diversi studi che la sterilizzazione precoce della cagna riduce notevolmente il rischio di insorgenza dei tumori della mammella rispetto a quanto non avvenga nelle femmine intere (il rischio è tanto più ridotto quanto più precocemente viene eseguito l'intervento, con la massima percentuale di prevenzione nel caso di un intervento eseguito ancora prima del primo calore).