il nostro staff

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mercoledì 13 gennaio 2021

DOVE BUTTARE LA LETTIERA DEI GATTI?



Chiunque abbia un gatto si sarà chiesto dove buttare la lettiera sporca. La risposta è: dipende… Se si tratta di lettiera in silicio va buttata nell’indifferenziata. Se ritratta di sabbia biodegradabile, composta da argilla, segatura, trucioli o paglia, può essere messa nell’umido. 
Alcuni suggeriscono di buttarla nel WC. Non fatelo. Potrebbe intasare gli scarichi o le fosse biologiche e finirebbe nei depuratori, dove non deve andare.

venerdì 8 gennaio 2021

I BAFFI DEI GATTI


I baffi dei gatti, detti vibrisse, sono molto importanti per i nostri amici felini, gli servono per una migliore percezione dell’ambiente che li circonda. Per esempio, sono larghi esattamente quanto il corpo, così che il gatto possa prendere le misure per i passaggi più stretti. Lo aiutano ad orientarsi in ogni luogo, emettendo impercettibili vibrazioni (il termine vibrisse deriva dal latino scientifico vibrissa che significa vibrare) quando entrano in contatto con una superficie e consentendogli così di acquisire informazioni sulla forma e la grandezza degli oggetti. I follicoli da cui escono le vibrisse sono profondi e sono densi di terminazioni nervose che trasmettono segnali direttamente al cervello del gatto. E non preoccupatevi se di tanto in tanto trovate a terra dei baffi, i gatti li cambiano e ricrescono da soli.

mercoledì 6 gennaio 2021

CANI IN METROPOLITANA


Negli anni Cinquanta, in Italia, era molto popolare la storia di Lampo, un cane soprannominato “il viaggiatore”, che era in grado di prendere da solo i treni per varie destinazioni e di tornare sempre a casa utilizzando altri treni. Una popolarità che diede vita anche a un romanzo e a un film. Non si è mai capito perché Lampo scegliesse di viaggiare in treno e come riuscisse sempre a tornare al punto di partenza. Oggi, invece, sappiamo perché molti cani in Russia, e più precisamente a Mosca, frequentino con assiduità la metropolitana: per proteggersi dal freddo. 
La capitale russa è abitata da circa trentacinquemila randagi, almeno 500 di loro hanno deciso, nel tempo, di vivere nelle stazioni e nelle gallerie della metropolitana. Pare che almeno una ventina di questi 500 abbiano imparato a spostarsi di stazione in stazione utilizzando i treni esattamente come gli umani. Forse riconoscono il punto esatto dove scendere avendo imparato il nome della stazione pronunciato dagli altoparlanti. Oppure, distinguono i differenti odori emanati da ciascun luogo, o ancora sono dotati un formidabile senso dell’orientamento. Spesso li si vede mentre schiacciano un pisolino sui sedili, oppure mentre attendono in piedi di scendere alla loro fermata. Nessuno li disturba, i passeggeri nutrono simpatia per questi intelligenti animali. Così, le autorità cittadine hanno deciso, insieme ai responsabili dei rifugi animali, di trasformare un convoglio della linea Blu in in una sorta di canile (ma anche gattile) semovente. L’iniziativa è stata battezzata «Khvosty i lapki», ovvero code e zampe e ha lo scopo di sensibilizzare i passeggeri sul problema degli animali abbandonati e, allo stesso tempo, trovare una casa per ciascuno di loro.