il nostro staff

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lunedì 27 aprile 2015

GIOCHI FELINI

Se volete acquistare qualche giochino per il vostro micio, entrando in un negozio per animali avrete solo l’imbarazzo della scelta. Prima di decidere, però, tenete conto di alcune cose. I gatti non vedono tutti i colori, per cui un bel giallo per loro non è più visibile di un banale bianco. Al contrario percepiscono meglio il verde e il blu. Ricordate anche che più che la forma dell’oggetto gli interessano la sua mobilità e il rumore emesso, che gli consentono di individuarlo facilmente e di divertirsi nel rincorrerlo. In fondo, per un gatto un gioco non è che una simulazione di caccia. Nell’inseguire una pallina o nel dare zampate a una corda con un peso il tenero micio di casa richiama alla memoria il suo atavico istinto di predatore. In particolare, le sue movenze possono essere riportate alla “cattura” di tre diverse prede e soprannominate “balzo sul topo”, “zampata all'uccellino” e “pescata del pesce”. Il divertimento consiste nel ricreare tali situazioni, impegnando tutti i propri sensi e mettendo in mostra tutta la propria velocità e agilità.
Attenzione ai giochi pericolosi. Fate sparire dalla circolazione aghi, spilli, chiodini, proprio perché piccoli (e tintinnanti) possono essere inghiottiti o comunque trafiggere il vostro amico di casa. Allerta anche per gli apparentemente innocui gomitoli, poiché il gatto può involontariamente legarsi le zampe e farsi male nel tentativo di sciogliersi. Oppure può avvolgersi la corda attorno al collo e rischiare di soffocarsi. O, ancora, può ingerire un filo troppo lungo con gravi conseguenze per lo stomaco e l’intestino.
Passando ad altre tipologie di gioco, i gatti amano arrampicarsi su quegli imponenti tiragraffi che ormai si trovano facilmente in commercio. Si tratta di strutture tubolari collegate da piani, o vere e proprie minicasette, in cui giocare anche a nascondino. Se avete un giardino, qualche attrezzo e un po’ di tempo, potete costruirne uno anche da soli, magari assemblando qualche vecchio piccolo mobile, come cassettiere, scatole di legno, ecc. Creando piccoli cunicoli, spazi su più livelli e attaccandoli corde con palline o altri piccoli oggetti otterrete un ambiente ideale per la “ginnastica” del micio. Fate attenzione però che il tutto sia saldamente ancorato a terra, affinché gli intrepidi quattro zampe non rischino di farsi cadere tutto in testa. Giocare sì, ma in sicurezza.

giovedì 23 aprile 2015

UNA GRANDE AMICIZIA

Secondo uno studio australiano, i ragazzini che possiedono un cane hanno un’incidenza inferiore di sovrappeso e obesità, grazie all’attività fisica esercitata nel giocare, alle passeggiate nei parchi, ai continui stimoli motori. Lo sostiene anche un altro studio della St. George University of London, che ha esaminato oltre 2.000 ragazzini tra i 9 e i 10 anni di età tenendo sotto controllo il livello di attività, la distanza percorsa e la quantità pro-capite di attività fisica, scoprendo che i piccoli padroni di “fido” sono anche quelli meno pigri e sedentari.
Inoltre, da tempo si è compreso che i bambini abituati a convivere con animali acquisiscono naturali capacità di relazionarsi con gli altri. Sviluppare un buon rapporto con un animale aiuta il bambino a fare lo stesso con altri suoi simili. Il fatto che l’animale sia un “diverso” è un ulteriore elemento felice, dato che nel corso della sua crescita e per tutta la sua vita il piccolo essere umano dovrà instaurare relazioni con individui più o meno differenti da lui. Così il rapporto tra umano e animale acquista un significato particolare, diventando uno strumento valido per insegnare a costruire legami positivi anche con i propri simili.
Gli animali domestici, inoltre, consentono ai bambini di raggiungere un maggiore equilibrio interiore, una maggiore serenità, specie se si tratta di figli unici. Il quattro zampe diventa un amico, un compagno di gioco, con cui combattere la noia, divertirsi, persino dormire. Un bambino in compagnia di un animale felice acquisirà un po’ di quella felicità. Per non parlare dell’effetto tranquillizzante: niente di meglio che avere un gattino al proprio fianco mentre fa le fusa, donando al piccolo a due zampe calore e sicurezza.

IN CLINICA…


mercoledì 22 aprile 2015

UNA CONVIVENZA POSSIBILE

Condividete la vostra casa con cani e gatti? Se volete aiutare i vostri amici a convivere felicemente, ci sono una serie di precauzioni che potete adottare. Siate presenti durante i loro primi incontri, per osservarne i comportamenti e rassicurarli sul fatto che non vi è pericolo. Assegnategli ciotole per il cibo differenti, così non solo eviterete conflitti, ma potrete fornire a cane e gatto la giusta alimentazione (ricordate, i loro cibi non sempre sono interscambiabili). Studiate anche giacigli differenti, nel caso una delle parti desideri restare separata dall’altra. Per i gatti è molto semplice: basta piazzare una coperta o una piccola cuccia in un luogo non accessibile ai cani, come un ripiano alto, un piccolo ripostiglio, ecc.
Non spaventatevi se scoppia un piccolo tafferuglio, qualche incomprensione è sempre possibile. Tuttavia, se lo “scontro” è particolarmente aggressivo o si ripete nel tempo, non solo dovrete intervenire per separarli, ma dovrete evitare che restino nel medesimo ambiente quando voi non ci siete.
In linea di massima, comunque, il consiglio principe è sempre lo stesso: mostratevi sereni e pazienti con entrambe le parti, in modo da creare e trasmettere un senso di comunità. Il tempo farà il resto
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lunedì 20 aprile 2015

GUERRA AI PARASSITI

Con la primavera arrivano anche fastidiosi parassiti come zecche e pulci. Un visita di controllo in ambulatorio può essere l’occasione giusta per scegliere il corretto antiparassitario, selezionato e somministrato in base a specie, peso ed eventuale presenza di altri animali in famiglia. Ricordate, infatti, che alcuni antiparassitari adatti ai cani possono essere velenosi per i gatti. Prima di utilizzarli, quindi, leggete attentamente le istruzioni e chiedete consiglio al veterinario.

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