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giovedì 9 aprile 2020

COVID-19: gli animali NON sono pericolosi


Come già spiegato anche dall'Istituto Superiore di Sanità, ribadiamo che oggi non esistono evidenze scientifiche su un ruolo attivo degli animali domestici nella diffusione del coronavirus. In altre parole, gli animali non contagiano gli esseri umani.
Alla luce dei dati attualmente disponibili gli animali da compagnia possono avere un ruolo di trasporto passivo delle particelle virali alla stregua di oggetti inanimati, come ad esempio la suola delle scarpe del proprietario stesso. Giusto per fare un esempio, se un malato di Covid-19 starnutisce sul muso di un cane e subito dopo il cane va a leccare un’altra persona, può fungere da veicolo, come un “tram” per il virus. Ma lo stesso accadrebbe con un oggetto come una penna, una scatola, ecc. Il cane, in ogni caso, non sarebbe infettato.
Riguardo alla possibilità che gli animali stessi vengano infettati, se venuti a stretto contatto con un paziente umano positivo, è al momento altamente improbabile e si può verificare solo in forme asintomatiche, ovvero l’animale non presenta sintomi e continua a NON poter contagiare gli esseri umani. 
Nei due cani e nel gatto infettati, osservati ad Hong Kong, l'infezione si è evoluta in forma asintomatica; il caso descritto in Belgio in un gatto è stato invece caratterizzato da problemi respiratori e gastroenterici, con miglioramento spontaneo a partire dal nono giorno dall'esordio dei sintomi, ma non ci sono evidenze scientifiche che lo colleghino all’infezione da covid-19.
Sono stati inoltre riscontrati alcuni animali infetti, ma infettatisi a causa di studi sperimentali (condotti su un ridotto numero di animali domestici) durante i quali sono stati inoculati con alte cariche virali. Alte cariche virali che non rispecchiano quelle che potrebbero incontrarsi nella vita quotidiana. Inoltre, questi stessi studi confermerebbero una scarsa propensione degli animali a infettarsi.
È quindi importante evitare INUTILI ALLARMISMI. Gli animali da compagnia possono solo essere “vittime” del contagio da parte di esseri umani infetti, oltretutto con forme asintomatiche. 
Si consiglia quindi solamente di evitare che gli animali da compagnia possano fungere da veicolo passivo delle particelle virali. Ad esempio evitando il contatto degli animali con altre persone durante le uscite per bisogni fisiologici e lavando con acqua e sapone (NON candeggina!) le zampe degli animali stessi prima del loro rientro in casa.

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