Uno studio inglese condotto da 70 organizzazioni governative e indipendenti su circa 7 mila specie ha riscontrando un calo del 26% dei mammiferi e del 50% degli uccelli che si stanno estinguendo, mentre la diversificazione delle specie è calata del 13%. In altre parole, In Gran Bretagna dal 1970 le principali specie animali sono diminuite del 60%!
Anche i vegetali sono in pericolo: una pianta su cinque è classificata a rischio estinzione (in tutto 440), il 15% dei funghi e licheni (in 232) e ogni anno sparisce una specie di fiore di campo. Situazione problematica anche per i fondali marini: tra il 2010 e il 2015 il 50% delle aree di pesca ha subito un evidente sovrasfruttamento, mentre gli habitat sono sempre più inquinati da rifiuti di plastica e microplastiche, ingerite da pesci e uccelli marini.Lo studio identifica anche le cause di tale disastro, accusando principalmente l'agricoltura intensiva, che ha aumentato considerevolmente l'utilizzo dei pesticidi e fertilizzanti, e i cambiamenti climatici, particolarmente significativi in Gran Bretagna dove dal 2002 si sono registrati i 10 anni più caldi di tutta la storia. Servono misure drastiche e immediate. Un messaggio che, fortunatamente, comincia a essere accolto dalle persone, testimoniato dal crescente sostegno dei cittadini alla conservazione della natura.
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