Nei film americani capita di tanto in tanto di imbattersi in storie che prevedono che il gatto o il cane di turno diventino ricchi grazie all'eredità lasciatagli dal loro padrone passato a miglior vita. Si tratta di una cosa possibile? Non sappiamo dirvi se lo sia per gli Stati Uniti, ma non lo è per l'Italia, anche se talvolta l'ostacolo è aggirabile. La legislazione italiana paragona gli animali agli oggetti, quindi non è possibili nominarli eredi, sarebbe un po' come nominare quale erede un motorino o un televisore. Si può però effettuare una donazione testamentaria a un privato o a un'associazione vincolando tale donazione alla condizione che chi la riceve si occupi dell'animale (o degli animali). La cosa è complessa se il defunto ha eredi diretti (moglie/marito, figli, genitori) a cui per legge spetta almeno una quota dell'eredità. Diventa più semplice in mancanza di eredi diretti. In ogni caso è necessario stilare un testamento olografo, o meglio farlo redigere a un notaio. Per maggiori informazioni rivolgetevi a un avvocato o, appunto, a un notaio.
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