Negli scorsi giorni è arrivato in Clinica un cane ammalato di filaria. Era un po' che non capiva, segno che la prevenzione sta dando buoni frutti, ma segno anche che non bisogna abbassare la guardia. Ma che cos'è la filaria?
La filariosi è una malattia veicolata dalle zanzare. A seconda del parassita veicolato, la filariosi può presentare una forma cardiopolmonare (causato da Dirofilaria immitis) oppure cutanea (causato da Dirofilaria repens).
La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. La malattia è diffusa soprattutto al Nord, in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri. Da qualche anno sono colpite anche altre aree geografiche: tutta la Toscana, zone pianeggianti e costiere della Sardegna e alcune aree della Sicilia e della Campania.
Le larve del parassita Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio e, una volta diventati vermi adulti (lunghi anche 15 cm), si insediano nelle vicinanze di cuore e polmoni, provocando disturbi cardiaci e respiratori. Se la malattia non viene diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte dell'animale. I vermi adulti delle larve di Dirofilaria Repens, invece, vanno a localizzarsi nel sottocute, procurando danni decisamente minori.
La filariosi può manifestarsi anche a distanza di mesi rispetto al momento del contagio, è perciò importante eseguire periodicamente un test di controllo. Inoltre, bisogna prevenire e a partire dal mese di maggio trattare l'animale per impedire lo sviluppo del parassita adulto. Ne riparleremo.
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