Inventata dal medico russo Ilizarov negli anni Cinquanta, questa tecnica consente di allungare un osso, o modificarne la posizione, per correggere un arto deforme. Inoltre, la procedura può essere utilizzata per trattare fratture ossee di diversi tipi, nei casi in cui non siano applicabili le tecniche convenzionali. Intorno all’arto si applicano alcuni anelli metallici esterni, collegati tra loro da barre allungabili che permettono al medico di aumentarne la distanza reciproca, muovendo piccoli dadi. Gli anelli sono collegati con fili al titanio, resistenti e anallergici, che passano attraverso l’osso.
La tecnica è stata importata in Italia negli anni Ottanta. Nata per gli esseri umani è stata adattata e ottimizzata per l’impiego in animali di taglie molte diverse tra loro. Il Dottor Luca Redaelli, della Clinica Veterinaria Parabiago utilizza con successo tale tecnica fin dagli anni Novanta. Gli animali rispondono bene all’intervento, e anche se gli anelli possono sembrare fastidiosi e pesanti alla vista, i pazienti imparano ben presto a muoversi con facilità pur avendoli inseriti in una zampa. Fino al momento in cui vengono tolti e ben presto nessuno ricorderà che sono stati lì.
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