Chiunque rinvenga un gatto o un cane, che si abbia ragione di ritenere smarrito o abbandonato, può rivolgersi a qualsiasi medico veterinario o ad autorità preposta (es. i Servizi Veterinari o Polizia Locale/Municipale) per verificare, attraverso un apposito lettore, la presenza di un identificativo elettronico (microchip) e il relativo codice. Per i cani il microchip è obbligatorio, per i gatti no, anche se recentemente in Lombardia è diventato tale per i gatti adottati a partire dal 2020.
Se l’animale ha il microchip (cosa più facile per il cane, come abbiamo visto), attraverso il numero di quest’ultimo è possibile interrogare la banca dati dell’Anagrafe Nazionale Felina o di quella Canina, acquisendo informazioni sul suo proprietario. In particolare indirizzo e numero di telefono, per contattarlo e consegnargli l’animale. Nel caso il microchip non fosse presente, la faccenda si complica e bisognerà decidere se consegnare l’animale alle autorità cittadine e sanitarie del luogo di ritrovamento (canili, ecc.) o continuare le ricerche in altro modo (volantini, annunci sui social, ecc.) o magari adottare l’animale.
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