il nostro staff

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martedì 3 marzo 2015

GATTI & DONNE INCINTE

Resiste, persino in alcuni ambienti medici, l’errata convinzione che la presenza di gatti risulti pericolosa per le donne incinte. Ancora oggi viene frequentemente consigliato alle gestanti di allontanare i gatti durante il periodo di gravidanza. La motivazione addotta consiste nel rischio di contrarre dai felini la toxoplasmosi, una malattia infettiva causata da un parassita intracellulare . In realtà il pericolo di contagio è assai basso e non avviene per semplice contatto. Innanzitutto bisogna verificare se il micio di casa è veramente portatore della malattia, e per questo basta un semplice esame del sangue. Se poi il gatto dovesse risultare positivo alla toxoplasmosi, con una semplice terapia e con un po’ di attenzione il rischio di contagio verrà azzerato. Inoltre, la toxoplasmosi si trasmette via oro-fecale, praticamente si devono ingerire delle feci di gatto per contrarla. Basterà quindi fare attenzione nel pulire le lettiere e lavarsi con attenzione le mani dopo averlo fatto. Nella trasmissione della toxoplasmosi, quindi, il povero gatto è quasi sempre incolpato ingiustamente. Recenti studi, infatti, indicano tra le principali fonti di infezioni (il 63%) il consumo da parte della futura mamma di carne cruda e semicruda di maiale e di agnello (prosciutto crudo, capocollo, salsicce, salumi in generale, carne salata ed essiccata, carpaccio ecc.). Altra fonte di contagio sono frutta e verdura lavate male, che possono essere state coltivate su un terreno contaminato dalle feci di animali infetti.

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