tag:blogger.com,1999:blog-49727472199258878722023-11-16T14:59:23.591+01:00CVP Clinica Veterinaria Parabiagoindirizzo: via Santini 32, 20025 Parabiago (MI) - telefono 0331556605 - cellulare per le emergenze 3385924792
mail: info@clinicaveterinariaparabiago.it - facebook: clinica veterinaria parabiago CVP - twitter: ClinicaCVPDAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.comBlogger405125tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-19665029557835801882021-11-21T19:34:00.001+01:002021-11-21T19:34:44.783+01:00LA PRIMA AMBULANZA VETERINARIA<div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix0mMR1hJ8qyMAvLyshbvKagp6gqKkiM9OpLbvTm-qULr-657kqTqlCRc63qB-WdO9g-20k65HYW6cXGtJ0X8rOKq1Xh_Vf1aVcqCWzYp4PdB9KmjFpQLm6DaUQcJBhUqDDhqwLdje3HI/s921/ambulanza+veterinaria+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="804" data-original-width="921" height="375" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix0mMR1hJ8qyMAvLyshbvKagp6gqKkiM9OpLbvTm-qULr-657kqTqlCRc63qB-WdO9g-20k65HYW6cXGtJ0X8rOKq1Xh_Vf1aVcqCWzYp4PdB9KmjFpQLm6DaUQcJBhUqDDhqwLdje3HI/w430-h375/ambulanza+veterinaria+%25281%2529.jpg" width="430" /></a></div></div><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: justify;">A partire dal prossimo dicembre, a Magenta e dintorni sarà operativa la prima ambulanza veterinaria. A gestirla sarà Inter SOS che dal 2005 si occupa di servizi emergenza (118) per esseri umani e che ora si dedicherà anche agli animali.</div><div style="text-align: justify;">“Al momento saremo a disposizione delle cliniche veterinarie – commenta Luca Casè, presidente di Inter Sos – ma non escludiamo di operare anche per i servizi di urgenza nel futuro”. Il primo corso che si terrà il prossimo 26 novembre sarà rivolto soltanto agli operatori interni di Inter Sos. “Nel mese di gennaio – promette Casè - organizzeremo un corso di pronto soccorso veterinario rivolto a tutti”.</div><div style="text-align: justify;">L’ambulanza è già stata attrezzata con tutti i presidi necessari per il trasporto animale e siamo orgogliosi di comunicare che alcuni dei nostri veterinari stanno partecipando all’addestramento del personale che viaggerà sull’ambulanza.</div></span>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-76092435757703098522021-09-03T17:01:00.000+02:002021-09-03T17:01:00.572+02:00IL VOSTRO GATTO È FELICE?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwGcPlQAbuuc7pXSkIOFiFoXGJVRmDV99zMMxy1_nYXN86_y_qIkLLkhEgxpe0rqe7s31-wke_PkH4sBKSwW5wy0BKsN3lGj1JXVr03CCoT8xobREM5CtvmCJQHHvsvRS95UDXu5pdiBA/s1280/gatto+felice.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1280" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwGcPlQAbuuc7pXSkIOFiFoXGJVRmDV99zMMxy1_nYXN86_y_qIkLLkhEgxpe0rqe7s31-wke_PkH4sBKSwW5wy0BKsN3lGj1JXVr03CCoT8xobREM5CtvmCJQHHvsvRS95UDXu5pdiBA/w416-h416/gatto+felice.jpg" width="416" /></a></div><br /><div style="text-align: left;">Spesso è difficile rendersi conto se una persona è felice, figuriamo un gatto… Tuttavia, esistono segnali ben precisi che possono indicare il benessere psico/fisico, e quindi la felicità, di un micio. Vediamone alcuni.</div>1 Il gatto "parla"<br />Miagolanti acuti e il "prrrrupttt!" il suono che fanno molti gatti è una buona indicazione di un gatto felice. Trilli, trilli, trilli, grugniti e mormorii vengono utilizzati durante l'approccio amichevole, i saluti e il gioco. Grugniti e mormorii sono di solito più bassi, mentre i trilli oi cinguettii sono più acuti. Riguardo le fusa, sono più "dubbie", poiché il gatto può fare le fusa quando è felice, ma anche quando prova dolore.<br />2 Occhi bene aperti<br />Occhi spalancati e pupille dilatate indicano un gatto vigile, fiducioso e felice.<br />3 Testate<br />I gatti che danno piccole testate mostrano fiducia e forse anche affetto.<br />4 Coda dritta<br />La coda di un gatto felice sarà tenuta dritta con la punta storta per salutare gli amici.<br />5 Voglia di giocare<br />La voglia di giocare (con umani o altri gatti in casa) indica felicità, fiducia e legame.<br />6 Appetito<br />Un buon appetito mostra generalmente che il tuo gatto si sente bene fisicamente e, quindi, anche felice. DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-17783538435986657042021-07-15T15:44:00.000+02:002021-07-15T15:44:23.077+02:00SE IL CANE NON AMA L'ACQUA?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNmrsp7CehGP4ikSfYYkEALaOTZ049OJDktB-7bwHnRdaut70aVvpNrvvVj1gJP5zMKcQsIKbwaPSIeTrAsjTg9qb-nryveUcmiitwR0oopmugDzhhIOzbVuEg-RlIaq8HUUChRt1tmpQ/s1920/cane+e+acqua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1280" height="574" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNmrsp7CehGP4ikSfYYkEALaOTZ049OJDktB-7bwHnRdaut70aVvpNrvvVj1gJP5zMKcQsIKbwaPSIeTrAsjTg9qb-nryveUcmiitwR0oopmugDzhhIOzbVuEg-RlIaq8HUUChRt1tmpQ/w382-h574/cane+e+acqua.jpg" width="382" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Generalmente i cani sono buoni nuotatori, quindi non corrono pericoli se li portiamo con noi al lago o al mare (ovviamente in luoghi ove sono bene accetti). Tuttavia, alcuni di loro potrebbero non gradire di finire in acqua. Questo può essere dovuto a diffidenza o paura, a mancata familiarità con l’acqua o a qualche brutta esperienza passata. Che fare in quel caso? Il cane non va forzato, perché si rischia di peggiorare la situazione. Fategli vedere che voi siete sereni e che entrate in acqua lentamente e con tranquillità. Attiratelo con qualche palla o giochino di gomma che ama. Potete anche dotarlo di un giubbino di galleggiamento. Prendetevi tutto il tempo che serve (e che gli serve), vedendo voi che vi divertite potrebbe convincersi a raggiungervi in acqua. Se anche questo non funzionasse, potreste rivolgervi a un istruttore.</span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-69827116780965122912021-07-13T16:08:00.000+02:002021-07-13T16:08:08.821+02:00PERCHÈ ADOTTARE UN GATTO ANZIANO?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAgjTeyfYQykT3HPLXdzdgnaK8C4ty7lh1ObX50KpMFs-v-3ki6Hxr5h6YFY38OeX2kuJ60vrVegit8mK92N_Xosr-SPxyXR-jPNbAGM2g3l7NkFPh0psUGYrOJNvjTJjsocO2An4-SeU/s960/gatto+anziano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="960" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAgjTeyfYQykT3HPLXdzdgnaK8C4ty7lh1ObX50KpMFs-v-3ki6Hxr5h6YFY38OeX2kuJ60vrVegit8mK92N_Xosr-SPxyXR-jPNbAGM2g3l7NkFPh0psUGYrOJNvjTJjsocO2An4-SeU/w403-h227/gatto+anziano.jpg" width="403" /></a></div><br /><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">Quando si sceglie di adottare un gatto, spesso si opta per un gattino. Quest’ultimo non solo è carino, ma anche vivace e divertente, tuttavia anche un gatto anziano ha i suoi pregi. Vediamone alcuni.</span></div><span style="font-family: inherit;">La personalità di un gatto anziano è già determinata, quindi si potrà scegliere un gatto più in linea col proprio carattere.<br />I gatti anziani sono meno “avventurosi” dei giovani: meno arrampicate sulle tende, pericolosi balzi da un mobile all’altro, piatti e bicchieri rotti, ecc.<br />Un gatto anziano sa già come usare la lettiera, non bisogna insegnarglielo.<br />L’età porta tranquillità, così il micio sarà felice di dormirvi in braccio facendo le fusa, piuttosto che correre per tutta casa come un pazzo.<br />I gatti anziani fanno più fatica a essere adottati rispetto ai cuccioli, quindi offrireste un’opportunità in più al “vecchietto”. <br />Vi abbiamo convinti?</span>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-33447699277249282642021-07-02T17:35:00.001+02:002021-07-02T17:35:32.752+02:00GATTI & FUOCHI D'ARTIFICIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWfP4vdB2CGWGA8AslycaLBQsDPNT_KtGx-n5fCVJUW4J4oUtgKYe6sn6ZRFDYz4pNnLCq2Cyz9gSwSvjI-436x839b7_ZGsFNHgihmqDgK4gPwJp-DYxb8xhZAcvihRApzk7-WYWgcnU/s987/gatto+con+fuochi_page-0001+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="879" data-original-width="987" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWfP4vdB2CGWGA8AslycaLBQsDPNT_KtGx-n5fCVJUW4J4oUtgKYe6sn6ZRFDYz4pNnLCq2Cyz9gSwSvjI-436x839b7_ZGsFNHgihmqDgK4gPwJp-DYxb8xhZAcvihRApzk7-WYWgcnU/w397-h354/gatto+con+fuochi_page-0001+%25281%2529.jpg" width="397" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Con l’estate arrivano anche le feste con fuochi d’artificio, decisamente poco graditi ai gatti. Proviamo a darvi qualche consiglio per tenere il micio di casa al sicuro. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se sapete che ci saranno fuochi d'artificio di notte, assicuratevi di trascorrere più tempo a giocare con il vostro gatto durante il giorno. Se sarà stanco a sufficienza, potrebbe dormire tranquillo durante i fuochi d'artificio. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se il vostro gatto è abituato a uscire di casa, assicuratevi di tenerlo dentro quando fa buio e chiudete a chiave la porta in modo che non possa tornare fuori. Inoltre, tenete le finestre e le tende chiuse per ridurre la stimolazione visiva e sonora. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Fornite al gatto uno spazio sicuro in cui rifugiarsi. Un ambiente chiuso e tranquillo, il più lontano possibile da finestre e porte. Mettetevi alcune coperte e alcuni giocattoli divertenti, oggetti che il gatto conosce, in modo che si senta a proprio agio e abbia qualcosa con cui distrarsi. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se sapete che i fuochi artificiali spaventano in modo pesante il gatto, potete provare a dargli dei tranquillanti (concordati preventivamente col veterinario), oppure spruzzare dei feromoni (sostanze biochimiche emesse quali segnali). </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Infine, passare del tempo con lui, parlandogli dolcemente e accarezzandolo è sempre un’ottima soluzione.</span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-80969486296852776242021-04-15T15:24:00.001+02:002021-04-15T15:24:07.159+02:00IL MIO GATTO NON SCENDE DALL'ALBERO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvfZBeHGXBYmpi2P6zQymMbKZ8Jk_N3YXO2M1mG2O1oEG421q0Timj5EtK6vNCBbCBDypbXxj0ZdpEXWsAo5oF3LDmhEf4OGO2wO286jSPIAazddiIxPJKxukkuUY0V9rmQgN4q1og-4/s1280/gatto+su+albero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEigvfZBeHGXBYmpi2P6zQymMbKZ8Jk_N3YXO2M1mG2O1oEG421q0Timj5EtK6vNCBbCBDypbXxj0ZdpEXWsAo5oF3LDmhEf4OGO2wO286jSPIAazddiIxPJKxukkuUY0V9rmQgN4q1og-4/w401-h267/gatto+su+albero.jpg" width="401" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ai gatti piace arrampicarsi, soprattutto sugli alberi. Salire, però, è più semplice che scendere. Sono soprattutto i gatti giovani e poco esperti a incontrare qualche difficoltà. Niente panico. Nella stragrande maggioranza dei casi, un po’ alla volta il gatto comprende come comportarsi e riesce a risolvere il problema da solo. Potrebbe metterci delle ore, quindi non fatevi prendere dalla fretta. Se il micio è un po’ tontolone, provate a fornirgli un “supporto” che faciliti la discesa. Per esempio, appoggiate una lunga scala all’albero. Se anche questo non funziona, e l’animale è sull’albero da più di 24 ore, dovrete andare a prenderlo voi. Attenzione, però, è molto pericoloso. Una volta raggiunto il gatto, arrampicandosi o usando una scala, bisognerà acchiapparlo. Se il gatto è particolarmente socievole, potete appoggiarvelo al petto e lasciare che si aggrappi a voi mentre lo portate a terra. Questa opzione, però è abbastanza rara, poiché i gatti si agitano e possono cadere o farvi cadere dall’albero. Altra opzione è prendere il gatto per la collottola, operazione abbastanza pericolosa perché poi dovreste scendere usando una sola mano. Se avete un sacco di stoffa bello robusto, potete acchiappare il gatto, buttarlo nel sacco e, tenendolo ben chiuso, scendere a terra. In ogni caso, tutto ciò resta pericoloso per entrambi, quindi pensateci bene e se, una volta saliti, trovate che l’operazione sia troppo rischiosa, lasciate stare il gatto. A questo punto, l’unica opzione resta chiamare i pompieri. Questi ultimi sono abbastanza restii a svolgere queste interventi, dato che devono essere pronti a uscire per domare incendi. Ma se siete convincenti e i pompieri hanno tempo potrebbero aiutarvi.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-83157194779749448692021-03-19T14:49:00.001+01:002021-03-19T14:49:07.703+01:00AIUTO! HO TROVATO UN GATTINO!<div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirmiUH1otiEJ8GQ__nhwi6cqsOh7ECeEeHILr5wvkdANl5J5vX62BfyFytVp35yRmcQby13q20NgBqBXhOYFAR76VUzZTwCV5YGY32SyvCQWMzMv75czVX1hwC7lkdBbahpIzCDsE8p4E/s1920/gatto+biberon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirmiUH1otiEJ8GQ__nhwi6cqsOh7ECeEeHILr5wvkdANl5J5vX62BfyFytVp35yRmcQby13q20NgBqBXhOYFAR76VUzZTwCV5YGY32SyvCQWMzMv75czVX1hwC7lkdBbahpIzCDsE8p4E/w410-h273/gatto+biberon.jpg" width="410" /></a></div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Può capitare, specie in primavera ed estate, di imbattersi in un cucciolo di gatto smarrito. La prima cosa da fare è accertarsi che la mamma non sia nelle vicinanze. Magari il piccoletto si è perso, o la mamma lo ha lasciato da solo per andare a cercare cibo. La cosa migliore è sempre che sia mamma gatta a prendersi cura dei cuccioli, almeno fino a tre mesi d’età. Se la mamma non si trova, o purtroppo è deceduta, bisognerà prendersi cura del baby. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">La prima cosa da fare è valutarne l’età, cosa che potete fare da soli se siete pratici o farlo fare a un veterinario (sempre consigliato, così visiterà la bestiola). Se il cucciolo ha più di otto settimane la faccenda è abbastanza semplice, poiché sarà già in grado di nutrirsi come di svolgere tutti i compiti essenziali. Se è più piccolo, dovrete intervenire voi. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I gattini devono essere nutriti circa ogni due o quattro ore (a seconda della loro età esatta), 24 ore su 24. Si consiglia di usare piccoli biberon specifici (si trovano in farmacia e presso negozi specializzati). Dategli latte in polvere (ovviamente sciolto in acqua) per cuccioli di gatto, evitare il latte di mucca o capra, che potrebbe provocare al gattino una diarrea pericolosa. Dopo che avrà finito di mangiare, dovrà fare il ruttino. Appoggiatelo sulla vostra spalla o sulla pancia e dategli delicatamente piccole pacche sulla schiena finché non rutta I gattini neonati non possono controllare la propria temperatura corporea fino a quando non hanno almeno tre settimane e si raffreddano facilmente, vanno quindi tenuti al caldo. Si può costruirgli un nido morbido, come una scatola con una coperta sotto la quale collocare una bottiglia piena di d’acqua calda. Bisogna assicurarsi che i gattini abbiano spazio per allontanarsi dal caldo, se lo desiderano. Se un gattino ha bisogno di essere ripulito, bisogna lavare solo alcune parti del suo corpo con un panno bagnato con acqua tiepida. Va poi asciugato con un asciugacapelli (a bassa temperatura) e un asciugamano. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">I gattini di età inferiore a quattro settimane devono essere stimolati a fare i bisogni. Mamma gatta usa la lingua per farlo, ma noi possiamo usare un batuffolo di cotone, un fazzoletto o un asciugamano caldo e umido per strofinare molto delicatamente la zona anale del gattino. Le feci completamente solide di solito non si formano mentre i gattini stanno bevendo il latte artificiale. Se i gattini hanno problemi a urinare o defecare, bisogna consultare immediatamente un veterinario. Un gattino sano urina quasi ogni volta lo si stimola e avrà un movimento intestinale una o due volte al giorno. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ora siete pronti a diventare mamme gatte.</span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-49458664120270728922021-03-06T12:49:00.001+01:002021-03-06T12:49:20.798+01:00IL FUMO FA MALE AI PET<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz8dj8hqDQQh2Nl7YHN5aV04F56xxhtJ-U7pqh5Z6qU2IuYGu14yNZXXO4xQDovl1sdEgIfUekpXODjbT6gLLrGdiHOuMFBhOE6FRCkIe2sJp4Rku83TGK6v7P2T_SENDU0zHr5njR2dU/s1280/cane+fumo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="854" data-original-width="1280" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgz8dj8hqDQQh2Nl7YHN5aV04F56xxhtJ-U7pqh5Z6qU2IuYGu14yNZXXO4xQDovl1sdEgIfUekpXODjbT6gLLrGdiHOuMFBhOE6FRCkIe2sJp4Rku83TGK6v7P2T_SENDU0zHr5njR2dU/w406-h271/cane+fumo.jpg" width="406" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ormai lo sappiamo, il fumo, attivo a o passivo che sia, ci fa molto male. Crea problemi alle vie respiratorie e può propiziare i tumori. Quello che spesso dimentichiamo è che fa male anche agli animali domestici. Cani e gatti che vivono in case abitate da un fumatore hanno il doppio del rischio di sviluppare un linfoma, quelli che vivono in case con due o più fumatori vedono tale rischio salire a quattro volte. Inoltre, risultano maggiormente sottoposti a rischio di malattie polmonari e irritazioni agli occhi. Fate un favore a voi stessi e ai vostri amici a quattro zampe: non fumate.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-60005317826810605622021-03-04T16:17:00.001+01:002021-03-04T16:17:28.301+01:00ATTENTI AI VELENI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3nWKB6E3ACpWuKPjyCAnRdKqpvsp-zusJBnLLxANoPW1_awIIaWMZtRR6UKiaS2Bl6_6YXMHs0zCw4lN60qwaGFdK1R_wwCkl0fV9GW3Tr7KkYWFeXjnSPfOs9M-jLzUh2Tr64pvpGRk/s1837/veleno.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1837" data-original-width="1280" height="469" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3nWKB6E3ACpWuKPjyCAnRdKqpvsp-zusJBnLLxANoPW1_awIIaWMZtRR6UKiaS2Bl6_6YXMHs0zCw4lN60qwaGFdK1R_wwCkl0fV9GW3Tr7KkYWFeXjnSPfOs9M-jLzUh2Tr64pvpGRk/w360-h469/veleno.jpg" width="360" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sentiamo con una certa frequenza di animali avvelenati da criminali. Senza voler creare allarmismo, dobbiamo purtroppo confermare che la situazione è preoccupante, più di quanto credessimo. Per comprendere la portata del fenomeno, bastano pochi dati. In poco meno di dieci anni- dal 2005 2014 sono stati inviati presso gli Izs (Istituti Zoologici Sperimentali) 23.904 animali morti per sospetto avvelenamento e 10.908 sospette esche avvelenate. Il sospetto è stato confermato per 10.457 animali (43,7%) e 5.103 esche (46,8 %). In pratica, in 9,5 anni sono morti in media per avvelenamento 1.100 animali/anno (3 animali/giorno) e sono state sparse 537 esche avvelenate/anno (1,5/giorno). Ci ripetiamo: niente allarmismi, ma sicuramente molta cautela. Quando portate a spasso il vostro cane, assicuratevi che non mangi mai nulla trovato a terra. Se avete un giardino in cui circolano cani e gatti, controllate sempre che non ci siano bocconi sospetti. Fate anche attenzione alla eventuale presenza di fertilizzanti, topicidi, lumachicidi, anticongelanti, tutti estremamente pericolosi. Nei prossimi giorni posteremo informazioni su tutto ciò che potrebbe essere pericoloso per i nostri amati pet. I nostri amici a quattro zampe hanno bisogno della nostra protezione.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-45998698616172121482021-03-01T20:03:00.000+01:002021-03-01T20:03:30.298+01:00I "GENITORI" DIVORZIANO, E I PET?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2D0h4EDiTVjXDtO4RvLKnuZX0jwJipgukeLE53fVbwfJW_o9vAZBpiaVwe-ZMAqXG3UEtXO6qlNXqzU_-wigKqmsT-Ln1fDKuEjyDXaqrl1cy60sDmapantbu7FS11h4ZYmoWafihzaI/s1280/divorzio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1211" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2D0h4EDiTVjXDtO4RvLKnuZX0jwJipgukeLE53fVbwfJW_o9vAZBpiaVwe-ZMAqXG3UEtXO6qlNXqzU_-wigKqmsT-Ln1fDKuEjyDXaqrl1cy60sDmapantbu7FS11h4ZYmoWafihzaI/w420-h416/divorzio.jpg" width="420" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Purtroppo la spiacevole, ma talvolta necessaria, scelta del divorzio coinvolge anche i pet di casa. Secondo la legge italiana gli animali non sono soggetti giuridici. Chi si trova di fronte a una separazione sa che la legge riconosce solo due categorie: le persone e gli oggetti. I secondo si dividono, mentre i primi, ovvero i figli, sono tutelati dalle normative e un giudice può imporre che vivano con un ex-coniuge piuttosto che con l'altro o, meglio ancora, con entrambi. La sensibilità nei confronti degli animali è molto aumentata negli ultimi decenni e i giudici ben sanno che non si tratta di oggetti, ma di esseri viventi che provano sentimenti e per cui provano sentimenti i loro "padroni". Tuttavia, proprio perché nessuna legge regola l'argomento un giudice tenderà ad astenersi dal pronunciarsi sullo stesso. Che fare allora? Quello che si dovrebbe sempre fare nelle situazioni difficili: usare il buonsenso. Bisognerà sforzarsi di tenere conto del bene dell'animale e collocarlo ove meglio è per lui (per esempio in una casa con giardino piuttosto che in un appartamento). Niente vieta, però, un "affidamento congiunto" come si fa per i bambini, così come è possibile una equa ripartizione delle spese veterinarie. La fine di un rapporto non deve per forza di cose distruggere ciò che si è costruito assieme o coloro che ci hanno accompagnato per il viaggio. A dire il vero in Parlamento giace una legge in attesa di approvazione che tratta proprio l'argomento animali/divorzio, ma non sembra che verrà approvata a breve. Quindi continuiamo sulla via del buonsenso, che per ora resta l'opzione migliore.</div><br />DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-58468951350678325272021-02-26T11:25:00.002+01:002021-02-26T11:25:31.839+01:00ANIMALI DOMESTICI ASSICURATI?<div style="text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyzO-5LJSTbcZTtR09fxAHwTuEHq4zPtqY7RRmQnAHv_5NmGZktqjRWfikyi-BKaoDwSNG4t2FY1AQeCbo_lpHr1riHahY8Ar4z8tDpBe1nGImCFLRV6aytQ_yamF5HeutBFQUZaP8_k0/s1920/cane+in+cucina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1920" data-original-width="1280" height="590" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyzO-5LJSTbcZTtR09fxAHwTuEHq4zPtqY7RRmQnAHv_5NmGZktqjRWfikyi-BKaoDwSNG4t2FY1AQeCbo_lpHr1riHahY8Ar4z8tDpBe1nGImCFLRV6aytQ_yamF5HeutBFQUZaP8_k0/w393-h590/cane+in+cucina.jpg" width="393" /></a></div><br /></div><span style="font-family: arial;"><div style="text-align: justify;">Forse il vostro cane o gatto è assicurato contro gli infortuni domestici e voi non lo sapete…</div><div style="text-align: justify;">L’assicurazione per infortuni domestici è entrata in vigore nel 2001 e la gestione è stata affidata all’Inail, che riscuote un premio annuale obbligatorio di 24 euro. Tale assicurazione è rivolta a tutti coloro che svolgono, a titolo gratuito, un’attività rivolta alla cura dei componenti della famiglia e dell’ambiente in cui dimorano. Per questi soggetti la copertura è obbligatoria se in età compresa fra i 18 e i 67 anni. </div><div style="text-align: justify;">Tra le attività domestiche dalle quali possono derivare infortuni non ci sono soltanto quelle di pulizia, preparare i pasti e prendersi cura dei familiari, ma anche l'accudimento di animali. </div><div style="text-align: justify;">L'infortunio da animali ricade nella dimensione domestica dal momento che possono ritenersi, in base a un criterio di ragionevolezza, normalmente partecipi della vita domestica familiare. </div><div style="text-align: justify;">Per l'INAIL, quindi, sono meritevoli di tutela assicurativa anche gli infortuni derivanti dall'accudimento degli animali di casa, ma non tutti indistintamente: sono esclusi gli infortuni causati da animali esotici o particolarmente feroci.</div><div style="text-align: justify;">L'infortunio che viene liquidato agli aventi diritto deve comportare inabilità gravi o permanenti.</div></span>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-49493466041828264262021-02-10T17:14:00.001+01:002021-02-10T17:14:26.478+01:00NOTIZIE SCIOCCHE SUI GATTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXrpjIa4EqRmqrmgGz6a646UDQSrLXZKbdHSGIAgCjQP0OqqvqJ4sUxBn21fH0KODPgs0A9e0UOaHCRCTQc9kgs90FE9CuJhnyCY8eeafPDEm0NqPiBhWK-hT5lbOMO_1R_jAgdkgoAxg/s1280/gatto+randagio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="273" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXrpjIa4EqRmqrmgGz6a646UDQSrLXZKbdHSGIAgCjQP0OqqvqJ4sUxBn21fH0KODPgs0A9e0UOaHCRCTQc9kgs90FE9CuJhnyCY8eeafPDEm0NqPiBhWK-hT5lbOMO_1R_jAgdkgoAxg/w410-h273/gatto+randagio.jpg" width="410" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Chi si occupa per lavoro di internet, news e social media sa bene che le notizie sui gatti (specie se a lieto fine) attirano molto l'attenzione. I gatti piacciono (come è giusto che sia) e aumentano i click. Questo, da lungo tempo, spinge chiunque abbia bisogno di attirare il pubblico (per aumentare gli iscritti, ottenere pubblicità, ecc.) a incrementare questo tipo di notizie. Perfino quotidiani titolati non esitano a riempire i loro siti con questo genere di articoli. Tra le ultime news di questo tipo ne abbiamo notata una che racconta la "bella fiaba" di una gattina randagia che un giorno ha deciso di entrare nella casa di alcuni umani e di farsi adottare. E tutti vissero felici e contenti. La cosa è di una banalità disarmante. La maggior parte dei gatti randagi è ben felice di abbandonare una vita di stenti al freddo per una comoda poltrona e cibo a volontà. Accade praticamente ogni giorno che gatti svegli si propongano alla porta di qualche umano, o che questi ultimi adottino un micio trovato per strada. E noi speriamo accada ancora più spesso. Le adozioni felici di gatti randagi non sono un evento quasi impossibile, ma una realtà possibile e, spesso, anche semplice. Accogliete un randagio, o più d'uno, a casa vostra. Magari non finirete su un quotidiano (perché poi?) ma darete a un essere vivente una vita migliore e rallegrerete la vostra.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-20046634425489892532021-01-13T19:24:00.003+01:002021-01-13T19:24:58.918+01:00DOVE BUTTARE LA LETTIERA DEI GATTI?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrX0ra5Vg1CAWgc8CvaAOl3xiC341qpZKS1lqfMsY67wVTm6iTtRUVhyuhKKVd5jBSPYPKL7BkQTb8bUlfSwkFhH5j5VPoooKseu69m0hS6BBMezvtzbpbPa5NJS3ZgEVR2ca_gIdzZp8/s1280/gatto+lettiera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="918" data-original-width="1280" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhrX0ra5Vg1CAWgc8CvaAOl3xiC341qpZKS1lqfMsY67wVTm6iTtRUVhyuhKKVd5jBSPYPKL7BkQTb8bUlfSwkFhH5j5VPoooKseu69m0hS6BBMezvtzbpbPa5NJS3ZgEVR2ca_gIdzZp8/w407-h292/gatto+lettiera.jpg" width="407" /></a></div><br /><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Chiunque abbia un gatto si sarà chiesto dove buttare la lettiera sporca. La risposta è: dipende… </span><span style="font-family: inherit; font-size: large;">Se si tratta di lettiera in silicio va buttata nell’indifferenziata. Se ritratta di sabbia biodegradabile, composta da argilla, segatura, trucioli o paglia, può essere messa nell’umido. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Alcuni suggeriscono di buttarla nel WC. Non fatelo. Potrebbe intasare gli scarichi o le fosse biologiche e finirebbe nei depuratori, dove non deve andare.</span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-56296881746565677752021-01-08T18:03:00.005+01:002021-01-08T18:03:49.133+01:00I BAFFI DEI GATTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZHJpo8hE0m_qCp7FOHIabDqzyQwp6u3Ab5Fmqf8pneAIvgn_B1CSqyNbndOzaPbWe24CcuX6a5Hk_ye0fqRpgdMTTmJOShJi3-4WsczaV5PJoIIunatTU1OdiHoWNpO8-BNPDg1d0EEE/s1280/gatto+baffi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="844" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZHJpo8hE0m_qCp7FOHIabDqzyQwp6u3Ab5Fmqf8pneAIvgn_B1CSqyNbndOzaPbWe24CcuX6a5Hk_ye0fqRpgdMTTmJOShJi3-4WsczaV5PJoIIunatTU1OdiHoWNpO8-BNPDg1d0EEE/w404-h266/gatto+baffi.jpg" width="404" /></a></div>
<span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></div>I baffi dei gatti, detti vibrisse, sono molto importanti per i nostri amici felini, gli servono per una migliore percezione dell’ambiente che li circonda. Per esempio, sono larghi esattamente quanto il corpo, così che il gatto possa prendere le misure per i passaggi più stretti. Lo aiutano ad orientarsi in ogni luogo, emettendo impercettibili vibrazioni (il termine vibrisse deriva dal latino scientifico vibrissa che significa vibrare) quando entrano in contatto con una superficie e consentendogli così di acquisire informazioni sulla forma e la grandezza degli oggetti. I follicoli da cui escono le vibrisse sono profondi e sono densi di terminazioni nervose che trasmettono segnali direttamente al cervello del gatto. E non preoccupatevi se di tanto in tanto trovate a terra dei baffi, i gatti li cambiano e ricrescono da soli.</span>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-34055249425752947412021-01-06T18:54:00.001+01:002021-01-06T18:54:26.716+01:00CANI IN METROPOLITANA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTB-m5SdhAuo3LULWFJtU7Uu0YCntJriBxW3KzF1sPyXH4a8-RBcZ_nE-iym9if5txQ_WmlqJl4A91QaW18q1_Ze9RCPUgtUxhTOdJzCF9iaUgEu8-trhCq2D6BmdH3UaQ6ISfJ0lR00Y/s500/cani+metropolitana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="375" data-original-width="500" height="302" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTB-m5SdhAuo3LULWFJtU7Uu0YCntJriBxW3KzF1sPyXH4a8-RBcZ_nE-iym9if5txQ_WmlqJl4A91QaW18q1_Ze9RCPUgtUxhTOdJzCF9iaUgEu8-trhCq2D6BmdH3UaQ6ISfJ0lR00Y/w403-h302/cani+metropolitana.jpg" width="403" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Negli anni Cinquanta, in Italia, era molto popolare la storia di Lampo, un cane soprannominato “il viaggiatore”, che era in grado di prendere da solo i treni per varie destinazioni e di tornare sempre a casa utilizzando altri treni. Una popolarità che diede vita anche a un romanzo e a un film. Non si è mai capito perché Lampo scegliesse di viaggiare in treno e come riuscisse sempre a tornare al punto di partenza. Oggi, invece, sappiamo perché molti cani in Russia, e più precisamente a Mosca, frequentino con assiduità la metropolitana: per proteggersi dal freddo. </div><div style="text-align: justify;">La capitale russa è abitata da circa trentacinquemila randagi, almeno 500 di loro hanno deciso, nel tempo, di vivere nelle stazioni e nelle gallerie della metropolitana. Pare che almeno una ventina di questi 500 abbiano imparato a spostarsi di stazione in stazione utilizzando i treni esattamente come gli umani. Forse riconoscono il punto esatto dove scendere avendo imparato il nome della stazione pronunciato dagli altoparlanti. Oppure, distinguono i differenti odori emanati da ciascun luogo, o ancora sono dotati un formidabile senso dell’orientamento. Spesso li si vede mentre schiacciano un pisolino sui sedili, oppure mentre attendono in piedi di scendere alla loro fermata. Nessuno li disturba, i passeggeri nutrono simpatia per questi intelligenti animali. Così, le autorità cittadine hanno deciso, insieme ai responsabili dei rifugi animali, di trasformare un convoglio della linea Blu in in una sorta di canile (ma anche gattile) semovente. L’iniziativa è stata battezzata «Khvosty i lapki», ovvero code e zampe e ha lo scopo di sensibilizzare i passeggeri sul problema degli animali abbandonati e, allo stesso tempo, trovare una casa per ciascuno di loro.</div><div><span style="font-kerning: none;"><br /></span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-52676566082534570952020-12-02T13:35:00.001+01:002020-12-02T13:36:06.937+01:00LA PRIMA NEVICATA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdgqmdSm8e7NaGS59RIvUhjSf6Qy68SCuBrvmUiAnzwbHNgQxiT-GMLTUTtuz78HsZQWHCPiJogQ6sb0PO1bRvTZg7KeaX5bLmpooWL5wwq5GN4V-p37JNCmCUtzkf9ZIDv9LM7beOuF4/s1280/cane+neve.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="274" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdgqmdSm8e7NaGS59RIvUhjSf6Qy68SCuBrvmUiAnzwbHNgQxiT-GMLTUTtuz78HsZQWHCPiJogQ6sb0PO1bRvTZg7KeaX5bLmpooWL5wwq5GN4V-p37JNCmCUtzkf9ZIDv9LM7beOuF4/w412-h274/cane+neve.jpg" width="412" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Oggi abbiamo avuto la prima nevicata della stagione. Il freddo è arrivato e potrebbe essere pericoloso per i cani, specialmente quelli anziani o a pelo corto che rischiano l’assideramento. Se il vostro cane ha di questi problemi o qualche patologia, mettetegli un cappottino quando lo portate a fare una passeggiata e magari fatela un po’ più breve del solito. Ma quelli che vanno maggiormente protetti sono i casi che vivono fuori casa, magari in giardino. Ovviamente, il consiglio più banale è di tenerli in casa fino a quando le temperature non si saranno rialzate.</span></span><br /><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Se proprio non fosse possibile, si suggerisce di fornirgli cucce attrezzate, ovvero collocate in posti riparati, dove non arrivi vento freddo. Se possibile di coibentarle con polistirolo e di dotarle di calde coperte di lana. Di notte, quando il freddo si fa pungente, si possono inserire tra le coperte delle borse di acqua calda (ma anche delle bottiglie di plastica piene di acqua calda vanno bene), in modo da creare una sorta di riscaldamento.</span></span><br /><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: small;">Per quel che riguarda il cibo, meglio aumentare un po’ le dosi, dato che quando fra freddo l’organismo tende a bruciare più calorie. Nella ciotola dell’acqua meglio mettere acqua tiepida (attenzione, tiepida, non deve scottare), in modo che non ghiacci e che riscaldi un po’ l’animale. Infine, controllate spesso i cani, assicurandovi che abbiano tutto ciò di cui necessitano. </span></span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-22404462460457927112020-10-07T17:07:00.001+02:002020-10-07T17:07:26.080+02:00ATTENTI AI FERTILIZZANTI<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwys5pU1Tf7rQkJi_rINtIsM5eAnOvqKcxiCvNRNDztyq9f_oSa0001ZMVPZETE5ZE2gtwEYRi14zLR64FJa5HBCpvIMR29uNqNuFj_A8WMB3I7MsPpqpc9fjBylfcTQ9bxrm2SadLWRU/s1280/cane+fertilizzanti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwys5pU1Tf7rQkJi_rINtIsM5eAnOvqKcxiCvNRNDztyq9f_oSa0001ZMVPZETE5ZE2gtwEYRi14zLR64FJa5HBCpvIMR29uNqNuFj_A8WMB3I7MsPpqpc9fjBylfcTQ9bxrm2SadLWRU/w408-h291/cane+fertilizzanti.jpg" width="408" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Abbiamo più volte parlato delle piante casalinghe pericolose per i nostri pet, ma anche i fertilizzanti per farle crescere possono essere molto dannosi. Cani e gatti (ma soprattutto i primi, che sono più "sciocchi" nell'ingerire cose) possono procurarsi gravi danni ingerendo o leccando fertilizzanti. Per esempio, alcuni fertilizzanti contengono baccelli di cacao schiacciati (chiamati anche baccelli o gusci di cacao). Quando si estrae il cacao dai gusci, questi ultimi vengono considerati scarti ma risultano utili come fertilizzanti, sono però velenosi (come lo stesso cacao, anzi di più). Altri fertilizzanti, invece, contengono residui di semi di ricino, a loro volta molto pericolosi. E qui ci fermiamo, anche se esistono altri elementi potenzialmente molto pericolosi per i nostri pet. La morale è: tenere i fertilizzanti lontani da cani e gatti.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-67124299631883868942020-09-16T18:33:00.005+02:002020-09-16T18:35:11.822+02:00POSSIAMO NOMINARE QUALI EREDI I PET?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZ6bRL3qFPilIcxiUjnHxPKs6c7FQTUyeT1a9kaEkExqBUk1N9OBNUvt4KeiClO9ZWRzH-msvha_AhY8wQJTXulCPPGm7I0gTYgjNyn1HJkgXgRvQf0CMOXYEcfDdJv-TZzAen_BiRlM/s1920/cane+triste.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwZ6bRL3qFPilIcxiUjnHxPKs6c7FQTUyeT1a9kaEkExqBUk1N9OBNUvt4KeiClO9ZWRzH-msvha_AhY8wQJTXulCPPGm7I0gTYgjNyn1HJkgXgRvQf0CMOXYEcfDdJv-TZzAen_BiRlM/w403-h269/cane+triste.jpg" width="403" /></a></div><div style="text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Nei film americani capita di tanto in tanto di imbattersi in storie che prevedono che il gatto o il cane di turno diventino ricchi grazie all'eredità lasciatagli dal loro padrone passato a miglior vita. Si tratta di una cosa possibile? Non sappiamo dirvi se lo sia per gli Stati Uniti, ma non lo è per l'Italia, anche se talvolta l'ostacolo è aggirabile. La legislazione italiana paragona gli animali agli oggetti, quindi non è possibili nominarli eredi, sarebbe un po' come nominare quale erede un motorino o un televisore. Si può però effettuare una donazione testamentaria a un privato o a un'associazione vincolando tale donazione alla condizione che chi la riceve si occupi dell'animale (o degli animali). La cosa è complessa se il defunto ha eredi diretti (moglie/marito, figli, genitori) a cui per legge spetta almeno una quota dell'eredità. Diventa più semplice in mancanza di eredi diretti. In ogni caso è necessario stilare un testamento olografo, o meglio farlo redigere a un notaio. Per maggiori informazioni rivolgetevi a un avvocato o, appunto, a un notaio.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-68783345115508000082020-09-08T11:44:00.001+02:002020-09-08T11:44:12.916+02:00CIBI PER CANI E GATTI INTERCAMBIABILI?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBhv6qcnIWKGBmD833k3Q1_Pn29nc5TwYVcncFqjqUONlriSXLbKm4o8J-aRg-Qy2fitYusjqYuM9wTIbITGNxd65wlmcmVO-Ed8sHcZesDDmfNKvvsXle3S8yin_-WDLjQJHsj6D9Tqo/s1920/cat+food.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1440" data-original-width="1920" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBhv6qcnIWKGBmD833k3Q1_Pn29nc5TwYVcncFqjqUONlriSXLbKm4o8J-aRg-Qy2fitYusjqYuM9wTIbITGNxd65wlmcmVO-Ed8sHcZesDDmfNKvvsXle3S8yin_-WDLjQJHsj6D9Tqo/w400-h300/cat+food.jpg" width="400" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Rispondiamo alla domanda del titolo dicendo "no". I cibi per gatti e quelli per cani, acquistati al supermercato o in negozi specializzati, non sono uguali e quindi intercambiabili. La loro composizione è differente. Attenzione, questo non significa che il cibo per gatti sia tossico o pericoloso per i cani e viceversa. Se di tanto in tanto capita che il vostro cane rubi la pappa del gatto, o che finito il cibo del micio lo sostituiate con quello del cane, entrambi gli animali non correranno pericoli. Il problema si presenta nel lungo periodo. Se cani e gatti si scambiano il cibo per lungo tempo può succedere che avrete cani obesi e gatti deperiti, questo perché il cibo per gatti è molto più proteico di quello per i cani. Fate attenzione, quindi, e ricordate che parlare col proprio veterinario dell'alimentazione dei pet di casa è sempre un'ottima cosa.</div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-68586300443797940092020-09-04T17:27:00.002+02:002020-09-04T17:32:47.898+02:00QUANTI ANIMALI SI POSSONO OSPITARE?<p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; caret-color: rgb(5, 5, 5); color: #050505; font-size: 15px; white-space: pre-wrap;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMsM8xSBYX1RmDJOjG3Ie51E0mRpqzwrkZK7ldR5V98RGDw6kfxLkQhaqMHrDpT3u-hNFguoJ6XK-sDNNgipnc7xJqDLQY0mBTGOP1yOOx0FCNA8JipPZgzb0lW5c-TzqM8CsQD282vpI/s1920/cani.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhMsM8xSBYX1RmDJOjG3Ie51E0mRpqzwrkZK7ldR5V98RGDw6kfxLkQhaqMHrDpT3u-hNFguoJ6XK-sDNNgipnc7xJqDLQY0mBTGOP1yOOx0FCNA8JipPZgzb0lW5c-TzqM8CsQD282vpI/w400-h266/cani.jpg" width="400" /></a></div><span style="font-family: inherit;"></span><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: inherit;">Talvolta gli amanti degli animali si fanno prendere un po' la mano dalla loro passione per gli animali, oppure si possono trovare involontariamente in situazioni difficili (per esempio perché trovano una cagna incinta che partorisce una decina di cuccioli) vedendo aumentare in modo imprevisto il numero delle bestiole di casa. La legge italiana non pone un limite al numero di animali che possono essere ospitati in una casa, ma ritiene che questo debba essere regolato dal buon senso e dalla necessità di non provocare danni agli animali stessi e a eventuali vicini di casa umani. In altre parole i quattro zampe devono beneficiare di sufficiente spazio per vivere bene, così non si possono tenere 20 cani in un appartamento di 40 metri quadri perché ne soffrirebbero, ma potrebbero invece vivere in una villa di 200 metri quadri con ampio giardino. Allo stesso modo, gli animali non devono puzzare, non possono lasciare escrementi ovunque, aggredire passanti, ecc. Non devono, insomma, creare problemi e danni a chi gli sta intorno. Come dicevamo, serve solo un po' di buon senso e tanta cura. Attenzione, però, regioni e comuni possono stabilire, tramite propri regolamenti, un limite al numero di animali posseduti. Doveti quindi informarvi sui regolamenti locali.</span></span></div>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-55614022004023541432020-08-05T18:22:00.004+02:002020-08-05T18:24:38.284+02:00I CANI SANNO NUOTARE?<p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: georgia; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: center;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbTGIfZU6vHz1A20SJbPPZqiakufww3MG7ev6G4-yMo7FA3cw2Qx6nNH9DBGvlHRPEGc0rf7CC0IM9vPyVYV_VGOpoqVqJmg9mb7MfWw_lcCWN8vaoB3x1kSnawMN4Xeqr-wHvIvabkoM/s1280/cane+nuoto.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="914" data-original-width="1280" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbTGIfZU6vHz1A20SJbPPZqiakufww3MG7ev6G4-yMo7FA3cw2Qx6nNH9DBGvlHRPEGc0rf7CC0IM9vPyVYV_VGOpoqVqJmg9mb7MfWw_lcCWN8vaoB3x1kSnawMN4Xeqr-wHvIvabkoM/w410-h293/cane+nuoto.jpg" width="410" /></a></div><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: georgia; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-kerning: none;"><br /></span></p><p style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); -webkit-text-stroke-width: initial; font-family: georgia; font-stretch: normal; line-height: normal; margin: 0px; text-align: justify;"><span style="-webkit-font-kerning: none;">Nonostante generalmente si pensi che tutti i cani sappiano nuotare, non è così. La maggior parte dei cani in acqua se la cava più o meno bene, ma non tutti sanno nuotare e alcuni non imparano mai. Poi ci sono quelli che sanno nuotare, ma detestano gettarsi in acqua (paura o altri motivi). Quindi, prima di far entrare in acqua il nostro cane per la prima volta, dobbiamo accertarci di non metterlo in pericolo e dobbiamo rispettare anche il suo volere, senza forzarlo o gettarlo in acqua. L’approccio migliore è accompagnarlo, gradatamente, entrando in punti dove l’acqua sia bassa, non troppo fredda. Quando l’acqua inizierà ad alzarsi e il cane non toccherà più con le zampe, è bene rassicurarlo con coccole e complimenti, per dargli quella dose di fiducia necessaria ad affrontare il nuovo ambiente. Quando il cane è in acqua, inoltre, è importante prestare sempre la massima attenzione, potrebbe trovarsi in difficoltà e aver bisogno del nostro aiuto. La prima volta si consiglia di farlo entrare in acqua col guinzaglio, o facendogli indossare un salvagente, in modo da recuperarlo velocemente nel caso dovesse affondare. Se il cane si dimostrerà capace e divertito, potrete cominciare a giocare con lui in acqua. Una volta ultimato il bagno, o almeno al termine della giornata, è bene ricordare di sciacquare il manto del cane con acqua dolce per scongiurare pruriti o altri fastidi. </span></p>DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-55025743489996952422020-07-23T19:03:00.000+02:002020-07-23T19:03:23.078+02:00CANI & CALDO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3PuVFKYrt_W8TNXp3Tgddom-9xLx1da9TfVuUGzMQCcAsmGs7NzFRnq3Ff6fnpFvV775lRvqg8_916aLFG9J-jYHDw6O3b9nOUKctOaO6ZlgdD6HWSfqSo-Eb_yzZ6LA4VAIpGiEe7yc/s1600/cane+acqua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="716" data-original-width="1280" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3PuVFKYrt_W8TNXp3Tgddom-9xLx1da9TfVuUGzMQCcAsmGs7NzFRnq3Ff6fnpFvV775lRvqg8_916aLFG9J-jYHDw6O3b9nOUKctOaO6ZlgdD6HWSfqSo-Eb_yzZ6LA4VAIpGiEe7yc/s400/cane+acqua.jpg" width="400" /></a></div>
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In questo post magari diremo qualche banalità, dato che ogni volta che arriva l'estate, e il caldo conseguente, gli ammonimenti che si forniscono sono sempre i medesimi. Tuttavia, ripetita iuvant, quindi ecco qualche consiglio per i vostri cani. Come crea problemi a noi, il forte caldo infastidisce anche i cani. Evitate, quindi, di portarli a passeggiare nelle ore più calde (quelle centrali della giornata) e prediligete il mattino e la sera. Il cane deve sempre avere a disposizione dell'acqua fresca, fresca non fredda. Magari potete mettere un cubetto di ghiaccio nella sua ciotola. Se andate in giro col cane portatevi dietro una borraccia d'acqua e una piccola ciotola. Quando il cane si trova a casa o in giardino ricavate zone all'ombra in cui possa stare a riposo ed eventualmente bagnate testa e zampe con acqua fresca. Il colpo di calore rappresenta uno dei pericoli più gravi dell'estate, pertanto se notate che il vostro cane si presenta abbattuto e ha una frequenza respiratoria aumentata portatelo presso la struttura veterinaria più vicina. Se il cane non ha paura dell'acqua, un bagno in una piscinetta (quelle per cani si trovano in vendita nei negozi specializzati) può essere rinfrescante e divertente. Non tosate il cane (al massimo una spuntatina per tenerlo pulito), dato che il pelo è un termoregolatore e privo di quest'ultimo patirebbe di più i raggi del sole. Se il cane sta in casa e usate l'aria condizionata, fatelo a un livello minimo, dato che non gli fa affatto bene (e a dire il vero non fa bene neanche a noi). Per il resto, buona estate.</div>
DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-89263292973815256822020-07-22T13:23:00.000+02:002020-07-22T13:23:13.328+02:00LO SAPEVATE?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPml8jjyUALyINWfgI2RJG2I8D5-Hzaz89setsfI6O0ZqeSPAKtFFdgG2FVYfZaDrso2IXvEVS_PNwHevtXw3Sdd7goGyVkXZeMLwNDiwFL_TClhQReUpglYZACd3XRlPWqs8XKBqxo40/s1600/kennel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="814" data-original-width="1280" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPml8jjyUALyINWfgI2RJG2I8D5-Hzaz89setsfI6O0ZqeSPAKtFFdgG2FVYfZaDrso2IXvEVS_PNwHevtXw3Sdd7goGyVkXZeMLwNDiwFL_TClhQReUpglYZACd3XRlPWqs8XKBqxo40/s400/kennel.jpg" width="400" /></a></div>
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Kennel è ill nome anglofono per i trasportino per animali. Letteralmente significa "canile", ma quando un'azienda chiamata Kennel si è messa a produrre trasportini, il suo nome è diventato sinonimo di questo utile strumento per animali. Come saprete, i kernel possono essere di metallo, di plastica o di stoffa, ma fate attenzione prima di acquistare questi ultimi, poiché poco adatti per animali molto grandi o parecchio vivaci.</div>
DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-15599232904389687912020-07-09T18:09:00.001+02:002020-07-22T13:13:35.368+02:00CANI IN SPIAGGIA. SÌ O NO<div class="" data-block="true" data-editor="611fm" data-offset-key="17p72-0-0" style="caret-color: rgb(28, 30, 33); color: #1c1e21; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14.000000953674316px; white-space: pre-wrap;">
</div>
<div class="" data-block="true" data-editor="611fm" data-offset-key="3liv3-0-0" style="caret-color: rgb(28, 30, 33); color: #1c1e21; font-family: system-ui, -apple-system, BlinkMacSystemFont, ".SFNSText-Regular", sans-serif; font-size: 14.000000953674316px; white-space: pre-wrap;">
</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ_INw5Zy71XjL8rbY1wGmgEkG-wU-FqNhJaC10P6VCBjnlmh6DjAbkVcnIReFCJZeq74BvdaQCuQwDMA8uZRoA3L9S8BYC_LGhN0Tj3Iv8uRK1MP3KeTXhkfDwN71NpjgTE7dX1oc-1c/s1600/cane+spiaggia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="280" data-original-width="400" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJ_INw5Zy71XjL8rbY1wGmgEkG-wU-FqNhJaC10P6VCBjnlmh6DjAbkVcnIReFCJZeq74BvdaQCuQwDMA8uZRoA3L9S8BYC_LGhN0Tj3Iv8uRK1MP3KeTXhkfDwN71NpjgTE7dX1oc-1c/s400/cane+spiaggia.jpg" width="400" /></a></div>
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Come ogni anno, all’arrivo dell’estate si pone il quesito se portare i cani in spiaggia oppure no. La legge non pone divieti in materia, lasciando ai Comuni e a chi dirige gli stabilimenti balneari la scelta. Si ripropone una situazione simile a quella dell’accesso ai negozi, determinato dalla volontà dei commercianti.</div>
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Nelle spiagge libere e presso le acque demaniali i cani hanno libero accesso, a meno che non esistano specifici divieti comunali o regionali. Tali divieti devono però essere ben esposti e divulgati, in modo che sia evidenti ai proprietari dei cani che non possono addentrarsi in quelle zone. Ove sia concesso portare i cani, i proprietari devono comunque ricordarsi che devono essere tenuti al guinzaglio nonché dotati di museruola se mordaci.</div>
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I titolari di concessioni per stabilimenti balneari su spiagge possono vietare l’accesso ai cani, ma possono anche consentirlo e magari chiedere un’autorizzazione al Comune se quest’ultimo generalmente vieta l’accesso agli animali.</div>
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In ogni caso non può mai essere limitato l’accesso ai cani per non vedenti e ai cani da salvataggio.</div>
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DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4972747219925887872.post-27052027056412205922020-07-02T15:57:00.001+02:002020-07-02T15:57:32.574+02:00GATTI E FUOCHI D'ARTIFICIO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp1qitrHKckQ4sV0WAU1eHe4FPPSrejW1cCBmHU3WC8OYvoUIZus7E_y5vpsJw-zhDczIdaweWJthmEkrrmEtXKL6LbLVyI2zp45jbpHt6M79hzsvdRLzc1nht-HeuH-4voCrrc4QYEMM/s1600/gatto+con+fuochi_page-0001+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="853" data-original-width="1280" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgp1qitrHKckQ4sV0WAU1eHe4FPPSrejW1cCBmHU3WC8OYvoUIZus7E_y5vpsJw-zhDczIdaweWJthmEkrrmEtXKL6LbLVyI2zp45jbpHt6M79hzsvdRLzc1nht-HeuH-4voCrrc4QYEMM/s400/gatto+con+fuochi_page-0001+%25281%2529.jpg" width="400" /></a></div>
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Durante i mesi estivi, soprattutto in agosto, può capitare che vengano messi in atto spettacoli di fuochi d'artificio. I gatti non amano questo tipo di intrattenimento, che può stressarli e spaventarli fino a spingerli a scappare per trovare un rifugio che considerano sicuro. C’è dunque il rischio che si smarriscano o si facciano male. Che cosa possiamo fare per evitare questo pericolo? Ecco qualche consiglio.</div>
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Se sai in anticipo che la sera ci saranno dei fuochi d’artificio, durante il giorno fai stancare il tuo micio facendolo giocare molto. Se si stancherà abbastanza, di sera tenderà a dormire in una cuccia sicura piuttosto che ad allontanarsi.</div>
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Se il tuo gatto solitamente può uscire di casa, assicurati che quel giorno non posso farlo. Tieni chiuse porte e finestre.</div>
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Crea una cuccia dove possa rifugiarsi, magari un posto che già predilige. Meglio che sia un posto chiuso, per esempio una scatola di cartone, ma “attrezzato” con coperte e magari qualche giochino.</div>
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Cerca di limitare al minimo l’impatto dei fuochi, chiudendo porte e finestre, abbassando qualche tapparella e posizionando la cuccia in un luogo dove rumori e luci arrivino al minimo.</div>
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Fai compagnia al gatto, la tua presenza e la tua calma dovrebbero tranquillizzarlo.</div>
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Infine, se sai che l’animale si spaventa e agita in modo eccessivo, gli puoi somministrare dei calmanti. Ma non farlo autonomamente, consultati prima con un veterinario per comprendere se è veramente necessario e, in caso affermativo, quale prodotto usare e con quale dosaggio.</div>
DAVIDE CASTELLAZZIhttp://www.blogger.com/profile/08205368125266265449noreply@blogger.com0